Domodossola(VB) 350 m

L' Ossola è compresa tra i 45° 55' e i 46°28' di latitudine e quindi è caratterizzata da un clima temperato continentale. Il clima dell'Ossola , però , varia con la posizione geografica e con la morfologia del territorio. Quest'area è completamente circondata dalle montagne che influenzano il clima con l'altitudine. Importantissima per il clima dell'Ossola è la sua vicinanza ai laghi prealpini e alla Pianura Padana. Infatti, le masse d'aria umida che si formano sulla Pianura Padana e nella zona dei laghi prealpini, risalendo le pendici dei monti ossolani provocano violenti temporali: per questo motivo l'Ossola è una delle aree più piovose d'Italia, tanto che viene definita "valle di lacrime" dai suoi abitanti. Il clima di fondovalle è caratterizzato da inverni freddi ed estati calde, lunghi periodi di siccità o piogge abbondanti che rovinano i raccolti. Queste piogge ingrossano i rii e i torrenti, causando le alluvioni ( buzze ), una delle piaghe più frequenti dell’Ossola. I venti costituiscono un altro fattore importante del clima alpino: i venti secchi e freddi del nord e di nord-ovest sono frequenti in inverno. Alcune volte, però, sempre durante l’inverno, si forma un vento caldo e secco chiamato “fohn”; esso si forma quando l’Europa centro-occidentale e la regione mediterranea hanno una differente pressione atmosferica e così producono venti che devono attraversare le Alpi. Da aprile a settembre lungo la valle ossolana soffiano le brezze. La brezza diurna è prodotta dalle masse d’aria più fresche provenienti dalla regione dei laghi, le quali prendono il posto dell’aria surriscaldata del bacino ossolano; la brezza notturna, per il fenomeno inverso, soffia dal bacino ossolano verso la regione dei laghi al tramontare del sole. La piovosità nella conca di Domodossola è abbastanza alta. L’Ossola ha due stagioni a piovosità massima : la primavera e l’autunno. Il mese più piovoso è ottobre, seguito da maggio. Anche la neve non è abbondante a Domodossola e varia molto da anno ad anno. Abbastanza rara è nei mesi estivi la grandine e nei mesi invernali la nebbia che, però, negli ultimi decenni si rileva con più frequenza lungo il Toce, dove sono presenti grandi insediamenti industriali e, pertanto, la maggior frequenza di giornate nebbiose è probabilmente legata all’inquinamento atmosferico. Fonte testo: gymnasiumseelow.de