Föhn: lo "spazzino della pianura padana" Parte 2

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Spiegazione del fenomeno

Spingendoci un po' più nel dettaglio descriviamo cosa accade: una particella d'aria non satura salendo di quota si trova sottoposta ad una minore pressione con conseguente raffreddamento ed espansione di 1°C ogni 100 m(adiabatica secca). Quando questa condensa liberando l'energia latente, il grado di rafreddamento dell'aria si riduce da 1 a cica 0,5°C/100 m (adiabatica umida). Superata la barriera montuosa la particella d'aria rimuove l'aria preesistente. La pressione aumenta con conseguente compressione dell'aria nel versante sottovento; inizialmente l'aumento termico sarà di 0,5 °C ogni 100 m,in seguito quando tutte le gocce saranno evaporate sarà di 1°C/100 m. E' logico immaginarsi in sintesi che a parità di quota l'aumento di temperatura subito dall'aria nella sua discesa sara maggiore della diminuzione da essa subita nella sua ascesa. Più l'aria scenderà in basso più questa sarà riscaldata. La temperatura potenziale di un episdio favonico dipende soprattutto dall'origine della massa d'aria, emblematico fu l'episodio del 19 gennaio 2007, dopo il passaggio della violenta depressione “Kyrill” sull’Europa centrale, con situazione di föhn molto caldo da Ovest, e diffusi 25°C sul capoluogo. E' bene specificare che il favonio può verificarsi anche senza sbarramento, quando le correnti scorrono sopra un inversione termica non raggiungendo il livello di condensazione, formando un classico muro di nubi stratificate nel versante sopravvento con assenza di precipitazioni. Capita alcune volte specie duarante la stagione invernale che il respiro tiepido del föhn interessi principalmente le valli o le propaggini collinari dell'area area urbana Torinese, senza che esso interessi le pianure adiacenti "protette"da uno spesso strato inversionale. Di frequente questo vento è una manna dal cielo nel ripulire le nostre città, assediate da innumeroveli agenti inquinanti. Per concludere, con il placarsi del vento sulle zone di pianura si ha spesso un vero e proprio tracollo termico, che metterà in luce la massa d'aria che ci ha interessati.  In queste condizioni si fanno sovente minime molto interessanti nelle aree urbane e non solo.

Biblografia: Kappenberger Giovanni  il tempo in montagna; immagine Wilkipedia e archivio webcam di Torinometeo tratta da bardonecchiaski.com

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