2015: anno molto caldo - 1 parte

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Analisi gennaio-maggio

L'anno esordisce con l'ennesimo promontorio di alta pressione, Il giorno 10 gennaio 2015 un esteso episodio di Föhn fa lievitare le temperature su zone pedemontane e pianeggianti a valori primaverili. In area urbana si registrano diffusi 22-24 C°, ad un passo dal record del gennaio 2007.L'innevamento in alta quota frutto di un novembre particolarmento perturbato, subiva un marcato rimaneggiamento, tanto che alcune località sciistiche sotto i 2000 m non riuscivano a garantire un sufficiente innevamento. Ad inizio terza decade si verifica il primo evento nevoso a bassa quota che colpisce in particolare Totonese ed Alessandrino,lasciando i settori occidentali ai margini delle precipitazioni. Nei giorni 3-7 Febbraio si verifica l’evento nevoso a bassa quota più rilevante di tutto l’Inverno 2014/2015. Quest'ultimo ha regalato alcuni episodi di neve umida anche nel capoluogo(10 cm il giorno 5 febbraio), mentre sulla città di Cuneo il manto nevoso raggiungeva i 50 cm. Il giorno 6 flussi più temperati dai quadranti meridionali cofinano la neve sopra i 600 m, con le ultime sacche fredde sulla pianura Cuneese. Il mese continua ad offrire diversi episodio perturbati,con limite delle nevicate in graduale rialzo; solo le pianure cuneesi riescono ad avere una quota neve prossima al suolo, specie durante l'episodio del 13 ed il 14 febbraio. L'innevamento sopra i 1200 m risulta particolarmente abbondante su tutta la regione,facendo dimenticare la carenza precipitativa del mese precedente. Prendendo in esame l'area urbana, la pluviometria totale del trimestre si accosta sui 200-230 mm a seconda delle zone, con un anomalia precipitativa piuttosto marcata nel mese di febbraio con circa 120-130 mm. In conclusione i mesi che hanno contribuito a rendere la stagione invernale 2014-15 come l'ottava più mite dal 1753, sono stati dicembre e gennaio, mentre febbraio ha chiuso leggermente sottomedia. La stazione di riferimento di Torino R.Parco chiude il trimestre con 5,76 C° di media, circa 1.2 C° sopramedia 81-00. Tendono a ripetersi inverni caratterizzati da ingombranti figure di alta prssione in area Atlantica, mentre diventano sempre più rari i flussi orientali. Il vero cambio stagionale in pratica si concretizza nel mese di febbraio, quando l'inverno meteorologico giunge a conclusione, con temperature in linea con le medie stagionali.

PRIMAVERA

Dopo un inverno piuttosto mite anche la primavera (trimestre marzo-aprile-maggio) si caratterizza da temperature spesso superiori alle medie,con solo il mese di marzo pressoché nella norma, con scarti termici di 0.3-0.5 °C rispetto alla media 1981-2010. Non sono mancate le prime ondate di caldo fuori stagione, particolarmente rilevante per la precocità dell’evento, quella occorsa tra il 30 e il 31 marzo, quando complice un marcato gradiente barico sull’arco alpino, si innescavano intensi venti di caduta su pianura Cuneese e Torinese, con temperature massime prossime ai 27-29 °C, con raffiche superiori a 100 km/h anche in località di media bassa quota quota. ll mese di aprile trascorre con frequenti rimonte anticicloniche e brevi passaggi piovosi concentrati nella seconda e terza decade. L'evento precipitativo più esteso e rilevante della Primavera 2015 si concretizza tra il pomeriggio del 26 e le prime ore del 28 aprile con picco di 126.4 mm a Colleretto (TO), a seguito di una depressione di origine atlantica con conseguente minimo sul Golfo Ligure. La prima decade di maggio esordisce senza alcun episodio rilevante, a parte un intensa grandinata il giorno 7 su alcuni quartieri del capoluogo. Una nuova espansione verso l’Europa dell’anticiclone africano fa impennare lo zero termico a circa 4200 m il giorno 12 maggio. Estesi e bollenti venti di caduta spazzano la bassa Val Susa con diffusi 30 °C e venti moderati. Tra il giorno 14 ed il 15 maggio diffuse ed intense preciitazioni a sfondo temporalesco interessano il Canavese  accompagnate da un repentino calo termico.

Nubifragi e grandinate colpiscono in particolare il Ciriacese,le basse Valli di Lanzo e Val Susa con neve mediamente sui 1500 metri, sotto i rovesci più intensi fino a 1000 metri (come a  Salbertrand, alta Val Susa). Un secondo evento temporalesco tra il 19 ed il 21 Maggio provoca un intenso episodio  di flash flood nell’hinterland settentrionale della città con numerosi allagamenti nei comuni di Venaria, Borgaro e  Caselle. Durante questo episodio la stazione Arpa di Venaria ha registrato 47 mm di pioggia in circa  mezz’ora. In area urbana la stagione primaverile si conclude im media con circa 273 mm, (To Regio Parco)  nonostante l'assenza di fronti atlantici organizzati e frequenti pause anticicloniche. Il contributo alla precipitazione media stagionale dei singoli mesi è stato dato in prevalenza dal mese di marzo, mentre maggio ha avuto un deficit pluviometrico piuttosto marcato.La Primavera 2015 ha fatto registrare un’anomalia positiva di temperatura media di circa 2°C rispetto alla norma climatica 1971-2000, ponendosi al terzo posto tra le stagioni primaverili più calde degli ultimi 58 anni (fonte Arpa Piemonte).  Nella foto l'unico episodio nevoso di un certo rilievo in area urbana. Nella seconda immagine l'intensa sacccatura tra 14 ed il 15 maggio responsabile dei diffusi nubifragi sul Canavese e zone pedemontane, fonte: servizi-meteoliguria.arpal.gov.it; terza foto la nevicata del 15 maggio a Oulx 1000 metri, fonte: Oulx.org/webcam.php

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