Inverno 2015-16: mite e secco

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Siccità del trimestre invernale colmata in un unico episodio

L'inverno 2015 è stato caratterizzato da una estrema mitezza accompagnata da precipitazioni stagionali concentrate in un unico episodio perturbato. Con il passare degli anni questa estremizzazione dei fenomeni tende a verificarsi con preoccupante frequenza. Dicembre esordisce con una marcata anomalia pressoria sul bacino del Mediterraneo, tale sinottica influenzerà il tempo sulla nostra regione per l'intero mese, condizionando il profilo termico a media ed alta quota e soffocando i grandi centri urbani in una coltre di smog. L'anomalia termica in quota raggiungeva il suo apice il giorno 22-23 dicembre, tanto che si rileva uno zero termico a circa 3900 m, mentre nelle restanti pianure galleggiava una cappa di sostanze inquinanti. Le temperature minime nella zone di pianura complice un efficace irraggiamento notturno risultavano quasi sempre in media, mentre le Tmax in assenza di nubi basse e nebbie superavano spesso i 10 °C. Il deficit precipitativo interessava stranamente entrambi i versanti delle Alpi, a dimostrazione dell'estesa struttura di alta pressione che ricopriva l'intera Europa centrale. Da notare in area prettamente urbana con installazioni lontane dal suolo, la totale assenza di minime negative. A parte trascurabili episodi di rugiada, nel capolugo i valori di precipitazione sono stati ovunque di zero mm, mentre la Tmedia nella stazione di riferimento di To R.Parco si è attestata sui 6.3 °C, circa 2 °C sopra la media 81-00. Nel mese di gennaio la dinamica dell'atmosfera risultava più vivace del mese precedente, i flussi atlantici tendevano ad abbassarsi di latitudine interessando principalmente i settori confinali e la Val d'Aosta. Le precipitazioni spesso si limitatavano ad interessare le zone alpine, mentre prevaleva tempo asciutto, e particolarmente mite sulle restanti zone.

Il giorno 4 umide correnti occidentali interessavano l'interno delle valli,specie Alta Val Susa e Valli di Lanzo con moderate nevicate. Leggera spruzzata di neve sulle propaggini collinari del capoluogo. Le precipitazioni sulla pianura Torinese sono risultate modeste, ed anche sulle zone pedemontane non si è andato oltre i 2-4 mm. Le temperature rientravano nelle medie stagionali pressochè ovunque. L'arco alpino occidentale e le zone di pianura del Piemonte il giorno 12 venivano interessate da correnti fredde settentrionali, che nel valicare l'arco alpino tendevano a mitigarsi, presentandosi lungo le zone di pianura sotto forma di venti di Foehn. Al suo seguito affluiva gradualmente aria più fredda con le prime estese brinata su tutte le zone di pianura compresa l'area urbana Torinese. Tali valori di temperatura sotto lo 0°C perduravano fino al 22 gennaio, da segnalare locali punte di -10°C su zone rurali dell'Astigiano. Cessato l’afflusso di aria più fredda da est, la nostra provincia veniva interessata nuovamente da aria decisamente più mite di origine atlantica, determinando un netto rialzo delle temperature in montagna, mentre rimaneva il gelo notturno su pianure e fondovalle Il giorno 25 diffusi 14 e 15 °C venivano rilevati a 1500 metri, mettendo in crisi anche l'innevamento artificiale. La prolungata situazione siccitosa e la drastica riduzione delle portate idriche dalle fonti di approvvigionamento, invitavano alcuni comuni piemontesi a limitare al massimo il consumo di acqua potabile Il livello del Lago Maggiore diminuiva drasticamente raggiungendo a Verbania un valore minimo di 2,83 m. Il trimestre novembre-dicembre-gennaio risultava il più secco dal 1802(fonte SMI), mentre i 90 giorni consecutivi senza pioggia non ritoccavano alcun record. Un altro impatto negativo della prolungata siccità si riscontrava nella qualità dell'aria con innumeroveli sforamenti del particolato PM10.Il risveglio vegetativo veniva stravolto da un inverno mai iniziato,gli alberi erano in fiore, i parchi cittadini offrivano fioriture da campo tipiche di aprile. To R. Parco chudeva con una T media di 5.2 e 8 mm di precipitazione, compresa la rugiada.

Febbraio esordiva con un promontorio di alta pressione di matrice africana, diffusi 20°C si registrano all'interno delle valli, lo zero termico si impennava a circa 4200 m, il più elevato per il mese di febbraio dall’inizio dei lanci avvenuto a marzo 2000(Arpa Piemonte) Un primo peggioramento incisivo interveniva il 7 febbraio, precipitazioni a tratti estese transitavano tra la notte e il primo pomeriggio di domenica, moderate nevicate interessavano le Pennine e Lepontine.   Il giorno 8 correnti atlantiche occidentali addensavano nuvolosità lungo i settori confinali, mentre nellle zone di pianura si facevano spazio ampie schiarite. Dal 29 ottobre 2015 si registravano finalmente accumuli in area Torinese superiori ai 5 mm. Il giorno 9 estesi venti di Foehn interessavano le pianure e le zone pedemontane, raffiche tempestose sopra i 2000 m con la stazione Arpa di CERESOLE REALE(TO) GRAN VAUDALA 3200 m con circa 200 km/h di raffica massima. Il transito di una blanda saccatura il giorno 12 portava deboli nevicate sopra i 500-600 m, con accumuli più consistenti sopra i 1000 m Un leggero velo imbiancava la bassa Val Susa. La discesa di una saccatura sull’Europa occidentale il giorno 27 determina la formazione di un profondo minimo in spostamento dalle isole Baleari alla Corsica. S’instaura di conseguenza alla fine del mese un intenso flusso sciroccale, con situazione di sbarramento sulle Alpi occidentali, responsabile di un’ondata di piogge estese e intense in pianura e nevicate copiose sui rilievi L'evento ha portato a 2000 m di quota più di un metro di neve fresca, mentre nelle restanti zone di pianura cadeva mediamente 90-100 mm Nel capoluogo in unico episodio si registrava circa l'80% della precipitazione media stagionale. La primavera astronomica colmava definitivamente il gap precipitativo invernale, regalando alcuni moderati episodi di neve umida anche nel capoluogo e abbondanti nevicate sopra i 500 m.  Prima immagine fonte Arpa Piemonte. Seconda immagine cortesia Alessio, Vda. Terza immagine inizio febbraio a Cavoretto con vista sulla città.

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