Inverno avaro di precipitazioni

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Le pianure a nord del Po le più penalizzate da una stagione mai decollata

Il trimestre inveranale stà per concludersi ed è tempo di primi bilanci
L'inverno nella nostra regione non è stato minimamente influenzato dai tanto conclamati riscaldamenti stratosferici, ma bensi' dalle anomalie di temperatura superficiali dei mari(SSTA sea-surface-temperature-anomaly). Esse sono in grado  di modificare e di influire sulla circolazione atmosferica; in partcolare anomalie positive inducono una rotazione anti-oraria del jet-stream, invece anomalie negative induco una rotazione oraria del js, possiamo brevemente riassumere quanto detto in queste due note scritte sotto:

  • ssta+ favoriscono la formazione di una alta pressione
  • ssta- favoriscono la formazione di una bassa pressione

Non vi è nessuna prova che ci indichi il rapporto tra le anomalie delle temperature delle acque superficiali atlantiche (SSTA) e le anomalie dei geopotenziali (GPT), ma abbiamo notato frequentemente in questo inverno come le SSTA siano in grado di regolare, una volta formatosi, la direzione e l'ubicazione dei centri pressori. E' stato sicuramente l'anno dei blocchi altopressori di matrice Subtropicale/Azzorre, con asse principale sul Portogallo/Spagna, tale configurazione ha pesantemente condizionato il trimestre invernale sulla maggior parte della regione Dopo un inizio di stagione promettente con le nevicate di ottobre a quote medio/basse, novembre passa in sordina con un unico forte peggioramento verso fine mese con abbondanti nevicate a quote medie e piogge estese su tutta la regione.
In dicembre le medie e alte valli  si trovano a fronteggiare temperature fuori stagione con forti rimaneggiamenti del manto nevoso caduto, le precipitazioni sulle pianure latitano, in area torinese si conta un unico episodio nevoso con 2/4cm di accumulo.
Tra promesse nevose gridate ai quattro venti dai vari siti meteo di settore, ci si avvia al mese di gennaio che ricalca sulla falsa riga il mese appena trascorso in un contesto climatico particolarmente mite a tutte le quote. Le area degli sbocchi vallivi della VdA e Val Susa continuano a stupire, con S Vittone minma 15.2, e massime intorno ai 20°intorno al 6 gennaio. In terza decade la risalità di correnti umide dal Mar Ligure favorisce copiose nevicate sul Basso Cuneese e Astigiano, con la pianura Carmagnolese a fare da spartiacque tra fenomeni deboli/moderati, mentre le pianure a nord del Po ed area Torinese per l'ennesima volta ai margini dei fenomeni.
Neanche il tempo di godersi la neve abbondande sulle piste cuneesi che arriva un anomala scaldata indotta da correnti tiepide da ovest con relativo effetto favonico, con temprature a 1300m di 15°/17°con gran fusione del manto nevoso appena caduto. Il problema cronico di avere precipitazioni degne di tale nome si manifestava in tutta la sua chiarezza nel mese di febbraio.
Il mese per altro estremamente vivace e perturbato, ha offerto numerose sinottiche in grado di accontentare i numerosi amanti della neve, quasi mai ha però rispettato gli accumuli promessi dai vari modelli disponibili in rete, solo l'attento occhio di pochi previsori ha individuato spesso è volentieri il reale potenziale dei vari passaggi perturbati. In area urbana Torinese e zone limitrofe si soffre oltre che di un isola di calore invadente, di una perenne penuria precipitativa che spesso e volenteri si traduce in costanti delusioni nevose.
Anche l'ultima configurazione ha rispettato questa regola con fenomeni mai estesi, con nuclei precipitativi piuttosto disorganizzati frutto di condizioni locali di difficile interpretazione in sede previsionale.
In area urbana l'ultimo mese invernale chiude con circa 15/20mm (18cm) di accumulo, un po meglio nelle zone pedemontane di Pinerolese e Canavese sempre in un contesto di sotto-media precipitativa. Il trimestre invernale ha registrato un accumulo  di 24cm circa( R Parco).  In area Torinese termicamente l'inverno ha chiuso nella seguente maniera:

  • In media dicembre (3cm)
  • sopra-media gennaio (3cm)
  • sotto-media febbraio (18cm)

Adesso spazio alla primavera con tutti i suoi contrasti!
Nella foto il riassunto precipitativo nel trimestre invernale della stazione di Fisica in via P. Giuria, da notare  come non vi siano mai state precipitazioni superiori ai 10mm giornalieri, con valore totale di accumulo stagionale di circa 42mm a fronte di circa 128mm di media 61/90

E tu, come la pensi?

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