Autunno 2015: stagione dai due volti

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In area alpina assenza di nevicate tardo autunnali

Un autunno particolare quello del 2015, una stagione che ha mostrato due diversi volti: infatti se fino ad ottobre le temperature si sono mantenute spesso vicino alle medie con precipitazioni ricorrenti e spesso consistenti, da novembre invece è iniziato un lungo periodo siccitoso e particolarmente mite. Nel complesso così la stagione ha registrato una temperatura leggermente sopra la media (+0.5 °C rispetto alla media 1981-2010 a Torino) e anche le piogge hanno misurato un leggero surplus rispetto alla norma, grazie soprattutto agli abbondanti contributi di ottobre (il quarto più piovoso nella lunga serie storica di Torino). Dopo le estreme calure dell’estate, la seconda più calda da inizio misure sul Piemonte, la stagione parte con un’ultima ondata di caldo che interessa ancora i primissimi giorni di settembre (20.3 °C di Tmin a Torino - Regio Parco), interrotta il 5 dal transito di un fronte freddo. I giorni successivi trascorrono così con temperature tipiche d’inizio settembre e senza fenomeni particolari. Ma il giorno 13 venti umidi da sud-ovest convogliati verso le Alpi da una depressione atlantica determinano piogge intense, spesso temporalesche, che interessano maggiormente le zone di confine tra Piemonte e Liguria. Tuttavia nella prima parte della giornata precipitazioni estese e abbondanti si hanno anche sulla provincia torinese, dove si misurano mediamente 40-60 mm. In seguito l’estensione dell’alta pressione delle Azzorre riporta tempo più asciutto fino a fine mese con temperature all’alba spesso sotto i 10 °C in campagna, ma il 30 anche in area urbana (8.9 °C di Tmin il 30 a Torino - Regio Parco).

Ottobre invece si apre con un episodio di maltempo causato da una circolazione depressionaria sulla Francia che provoca precipitazioni abbondanti un po’ su tutto il NW italiano con cumulate in tre giorni che superano anche i 100 mm (98 mm dall’1 al 3 a Torino -Giardini Reali) e neve inizialmente anche sotto i 2000 m. Al contrario i restanti giorni della prima decade del mese sono interessati dalla rimonta dell’alta pressione subtropicale e i valori di temperatura si elevano fino a 23 °C a bassa quota, ma già il 9 una nuova ma debole perturbazione riporta qualche pioggia. Un secondo importante episodio di maltempo avviene il 15, quando una depressione ricolma di aria fredda proveniente dall’Europa centrale si localizza sul Piemonte e i contrasti con l’aria più mite presente determinano dal pomeriggio temporali diffusi e intensi (69 mm a Torino – Giardini Reali), fenomeni decisamente insoliti per la metà di ottobre. Inoltre si verifica in poche ore un rapido calo di circa 10 °C delle temperature e in montagna le nevicate interessano anche quote inferiori ai 1000 m. Successivamente ricompaiono giornate più asciutte con notti spesso serene che favoriscono temperature anche sotto i 5 °C nelle aree rurali prima di un nuovo ritorno di precipitazioni diffuse e moderate tra la serata del 27 e la mattina del 29. Proprio dopo il passaggio di questa perturbazione cambia nettamente il quadro sinottico: infatti sull’Europa occidentale si espande un robusto anticiclone subtropicale che interesserà a più riprese il Piemonte anche nelle settimane successive determinando un mese di novembre eccezionalmente mite, specie sui rilievi, e la pressoché totale assenza di precipitazioni. Particolarmente dolce per la stagione risulta il giorno 10, quando lo zero termico supera abbondantemente i 4000 m e le temperature sfiorano i 24-25 °C a bassa quota, ma valori di circa 20 °C vengono raggiunti anche in montagna intorno ai 1200-1300 m. Soltanto durante la terza decade del mese l’arrivo di una  massa d’aria di origine polare abbassa le temperature verso valori  più consoni per il periodo con gelate al mattino dal 24 anche in pianura, ma vista la provenienza settentrionale delle correnti le precipitazioni interessano solamente le zone di confine con la Savoia, mentre altrove continuano a persistere condizioni asciutte.

Pertanto dopo che i mesi di settembre e ottobre avevano registrato una temperatura intorno alla media o leggermente inferiore, novembre vede un ritorno di anomalie nettamente positive, tanto che in ambiente alpino è risultato quasi ovunque il più caldo da inizio misure; sulle aree pianeggianti invece la sovente formazione di inversioni e nebbie, favorite dai bassi valori di radiazione solare che caratterizzano questo periodo dell’anno, ha smorzato leggermente le anomalie positive e il mese si è così classificato al secondo posto tra i più caldi dopo il novembre 2014, altresì straordinariamente mite anche se decisamente più umido e piovoso. Fonte immagini: Arpa Piemonte;  Alessia B. con il valico del Moncenisio in veste autunnale ad inizio ottobre 2015; Precipitazione autunno 2015 presso la stazione Torino R.Parco

Articolo di Paolo Lorenzo Bertolotto

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