Föhn: lo "spazzino della pianura padana" Parte 1

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Tipico vento della regione alpina, spesso presente anche lungo le pianure

Il föhn è un vento secco e tiepido,che scende da una catena montuosa, è contraddistinto da raffiche burrascose ed irregolari. La ricetta per un avere un episodio di föhn è molto semplice: un flusso d'aria teso e perpendicolare ad un ostacolo orografico sufficientemente elevato. Esso può condizionare il clima di intere porzioni di territorio, se l'orografia di quest'ultimo è posta sempre sottovento al flusso portante delle correnti; basti pensare a contrafforti montuosi quali l'Himalaya, le Ande in sud America oppure le Montagne Rocciose nel nord America, qualora la sua influenza risulti costante può portare a diffuse situazioni siccitose nei territori interessati dal suo respiro rovente ed estremamente secco. La sua comparsa è facilmente individuabile dalla differenza di pressione atmosferica, o gradiente barico, che va ad instaurarsi tra il versante nord delle Alpi e il versante sud, oppure lungo i due versanti dell'Appennino. Altri paramentri fondamentali sono di seguito elencati:

  • miglioramento della visibilità e prime raffiche burrascose
  • repentino aumento termico in autunno-inverno e drastico calo dell'umidità
  • nubi in dissolvimento a parte quelle di tipo orografico lenticolari(nubi a pesce o in tedesco föhn fische)
  • nuvolosità compatta lungo i settori di confine.

Nella nostra regione questo fenomeno è diffuso durante la primavera e l'inverno, frequentemente anticipa il cambio di stagione. Con il termine sbarramento viene invece chiamato un fenomeno contrario al favonio che si osserva nel versante sopravvento. Esso consiste nella forzata ascesa di una massa d'aria, dovuta al blocco fornito da un rilievo montuoso (Stau),qui il progressivo raffreddamento da espansione determina la condensazione del vapore acqueo sotto forma di abbondanti precipitazioni talora alluvionali. Ne sono esempio tutte le recenti situazioni di prolungato sbarramento degli ultimi anni( 1968,1977,1994,2000 e tant'altri). Durante l'inverno abbondanti nevicate dovute a prolungate situazioni di sbarramento sono ad alto rischio valanghe. Oltre alla quantità di neve caduta, l'azione sul manto nevoso dei forti venti in quota provoca un instabilizzazione del manto preesistente, con conseguente aumento del rischio valanghe.

Seconda parte

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