Primavera 2016: variabile e mite

immagine

Si riassorbe gradualmente il deficit pluviometrico dell'inverno

La primavera del 2016 ha confermato ciò che ci si aspetta normalmente da questa stagione: una elevata variabilità con alternanza di periodi asciutti e altri invece più uggiosi e umidi. L’inizio di stagione è spesso caratterizzato da condizioni tardo invernali tanto che durante marzo in molte località si è accumulata più neve che in tutto l’inverno appena conclusosi. Andando nel dettaglio, il 5 una depressione situata tra la Francia e il Mare del Nord determina un primo episodio di maltempo con nevicate anche abbondanti sulle vallate alpine sopra i 1000 m con accumuli maggiori tra le alte valli Pellice e Susa, dove cadono anche 50 cm di neve in poche ore sui 1500 m. La neve al mattino raggiunge però per la prima volta del 2016 anche la pianura, imbiancando temporaneamente Torino. Nel nuovo millennio non si era mai verificato un primo episodio così tardivo di neve nel capoluogo. Dopo giornate più soleggiate con temperature minime ancora spesso negative in pianura, un secondo evento invernale ancora più intenso avviene il 16 marzo: una zona di bassa pressione in movimento retrogrado dall’Europa orientale alla Francia determina nevicate fino a bassa quota con accumuli anche superiori ai 10 cm sulla parte orientale del capoluogo piemontese, intorno a 3-5 cm nel resto della pianura torinese. Infine l’ultima decade del mese vede temperature più miti che compensano i primi venti giorni del mese caratterizzati da temperature più fredde: il mese registra così solamente -0.2 °C di anomalia rispetto alla media 1981-2010.

L’aumento termico di fine marzo è tuttavia solo un prodromo dei valori miti che caratterizzeranno gran parte del mese di aprile. Infatti frequenti estensioni dell’alta pressione subtropicale sul Mediterraneo centrale provocano temperature decisamente elevate per il periodo, in particolare per quanto riguarda i valori notturni, tanto che per due notti consecutive nei giorni 21 e 22 si registrano minime intorno ai 15 °C, valori di 5-6 °C sopra la media del periodo. Questo lungo periodo mite è anche scarso di precipitazioni poiché nei 43 giorni compresi tra il 18 marzo e il 29 aprile cadono ad esempio solamente 38 mm a Torino, valore decisamente scarso per il cuore della primavera. Il 25 aprile però l’ingresso di aria più fredda a sud delle Alpi determina l’inizio di un periodo più fresco e decisamente più instabile e i valori di temperatura più freschi abbassano l’anomalia del mese a +1.8 °C. Maggio vede al contrario di aprile il passaggio di diverse perturbazioni e i periodi stabili diventano pochi e limitati a pochi giorni, tanto che dal 29 aprile al 30 maggio si contano ben 16 giorni con almeno 0,1 mm a Torino, cioè la pioggia cade un giorno su 2. In particolare una forte ondata di maltempo interessa il Piemonte il giorno 1, quando una depressione centrata tra la Provenza e la Liguria determina piogge intense e nevicate abbondanti sopra i 1200 m.

Mediamente si registrano tra i 20 e i 60 cm di neve ai 2000 m, ma al Col del Lys tra Valle di Susa e Valle di Viù a causa di un forte rovescio localizzato si registrano addirittura 70-80 cm! In seguito l’alta pressione riporta temperature più miti e condizioni soleggiate, ma già dall’8 un flusso umido sud-occidentale provoca estesi annuvolamenti e piogge a tratti, con fenomeni più intensi l’11 quando si registrano accumuli di pioggia anche superiori ai 50 mm in pianure e punte oltre i 100 mm sulle basse vallate del Canavese; la neve cade invece a quote ben più elevate rispetto all’episodio precedente, mediamente sopra i 2000 m. Dal giorno 20 inizia un periodo più stabile con temperature che grazie all’anticiclone africano toccano i 27-28 °C, valori accompagnati da alti tassi di umidità che rendono il caldo afoso. Ma una saccatura in discesa a ovest del Portogallo convoglia nuovamente correnti umide sudoccidentali verso l’arco alpino occidentale determinando un ritorno dell’instabilità. Termicamente l’ultimo mese della primavera è risultato leggermente sotto la media dal punto di vista della temperatura con -0.6 °C di anomalia a Torino. La primavera invece nel complesso è risultata dal punto di vista termico in media con periodi più freschi a marzo e maggio, in particolare nelle loro due seconde decadi; valori elevati rispetto alle medie si sono avuti invece durante gran parte di aprile, specie nei valori notturni. Per quanto riguarda le precipitazioni, la primavera nel complesso è stata in media con aprile però decisamente più asciutto rispetto a marzo e soprattutto maggio. Le maggior parti delle precipitazioni in area urbana si è concentrata in due episodi ben distinti, il 16 marzo ed il giorno 11 maggio. Prima immagine l'intensa neicata sui quartieri centro orientali del capoluogo il giorno 16 marzo. Seconda immagine splendida giornata primaverile di metà aprile. Terza immagine la nevicata tardiva del 1 maggio lungo i pendii del col del Lys( fonte Antonella Dorma)

Come di consueto ecco alcuni video di eventi primaverili:

Nevicata tardiva Torino

Grandine maggio 2016 Vanchiglietta

Nel nostro canale altri video interessanti.

Si ringrazia per la collaborazione P.L.Bertolotto e Daniele A. staff Torinometeo

E tu, come la pensi?

blog comments powered by Disqus