Anno bizzarro con marcate anomalie

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Surplus precipitativo e termico

Il regime pluviometrico torinese è classificato come continentale prealpino con un minimo principale in inverno ed un massimo principale in primavera. Nell'ultimo decennio è andata aumentando la tendenza generale ad avere più accumuli nel trimestre estivo che in quello primaverile, spodestatando di fatto la primavera dal ruolo di stagione piovosa per antonomase. In molti anni di osservazioni abbiamo notato come l'influenza dell'isola di calore sulla pluviometria urbana manifesti delle controversie, mentre è appurato che essa influenzi in maniera sostanziale l'accumulo nevoso nel trimestre invernale. Tutte le stazioni della rete hanno avuto un diffuso surplus precipitativo che è andato concentrandosi nel mese di febbraio,luglio e novembre con accumuli talvolta 4 volte la norma. Come spesso accade le sostanziale differenze pluviometriche tra le varie stazioni si sono manifestate nei mesi estivi, dove pochi eventi temporaleschi, ma intensi, generano spesso quantitativi medi di precipitazione di un intero mese estivo. I rovesci a sfondo temporalesco più diffusi, hanno prediletto anche per quest'anno le zone del centro città, amplificati dalla particolare capacità dei centri urbani di generare calore. Il mese di luglio in particolare ha destato molto stupore, alcuni quartieri della zona nord hanno superato i 270 mm con 15 giorni di precipitazione ≥ 1 mm. Alcuni fenomeni intensi sono stati accompagnati da grandinate piuttosto localizzate, un paio fra tutte quella che hanno interessato la provincia di Cuneo tra le località di Caraglio e Bernezzo il 24 luglio, oltre a quella del 7 luglio su Ciriacese, Canavese e Valli di Lanzo in generale. Numerosi sono stati gli allagamenti provocati da brevi "flash flood" particolarmente interessato da fenomeni di questo tipo è stato il Basso Canavese e le Valli di Lanzo; da notare i circa 300mm di accumulo mensile della stazione di Cafasse. Una menzione a parte é da dedicare al temporale rigenerante che ha interessato la bassa Val Susa il giorno 7 luglio con epicentro fra Bussoleno e Avigliana con un accumuli nella zona di Villar Focchiardo di 100mm in 4 ore. Dopo il luglio da record, anche novembre 2014 a Torino è stato ricco di precipitazioni, totalizzando un mensile di 244 mm (dopo i casi del 1862, 1951 e 1958). Il surplus precipitativo a seconda della zona è stato in eccesso del 30%-60% rispetto alla media 1981-2010. In sintesi si conferma l'aumento precipitativo in febbraio, mentre il minimo estivo di luglio è quest'anno coinciso con il massimo annuale, mentre il massimo autunnale di ottobre è coinciso con il minimo annuale. La precipitazione massima giornaliera in area urbana è stata rilevata dalla stazione di R. Parco con 57 mm il giorno 28 luglio, mentre nell'intera rete spicca il dato di Campomorone (Ge) con cica 300 giornalieri durante l'intensa fase di maltempo di metà novembre. L'aspetto termico ha presentato anomalie positive piuttosto vistose nei mesi di ottobre,novembre e dicembre,mentre il trimestre estivo è risultato relativamente piu fresco del normale, complice spesso una nuvolosità compatta durante le ore del giorno seguita da ampi rasserenamenti serali. L'anno nella stazione di riferimento di To R. Parco chiude a 14.9 C (scarto +1.0 °C rispetto al 1981-2010) che conferma come il 2014 sia stato l’anno più caldo dall’inizio delle misure. L'accumulo nevoso in area urbana nell'anno solare è stato di circa 6 cm distribuito tra 29-30 gennaio.

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