Primavera 2020: termicamente superiore alle medie. Precipitazioni sotto la norma
Riassunto stagionale e considerazioni con maggiore attenzione sull'area urbana Torinese
MARZO
A seguito dell'inverno più caldo mai registrato, l'inizio della primavera meteorologica mostra finalmente uno sblocco. Il giorno 2 marzo il ritorno delle precipitazioni sul versante sud alpino interrompe il lungo periodo siccitoso che si protraeva dal 22 dicembre 2019. Una saccatura di origine atlantica nel suo moto di avvicinamento all'arco alpino crea temporaneamente una circolazione depressionaria sul Golfo Ligure. La perturbazione torna ad imbiancare le vallate Torinesi sopra i 700-1000 metri e bagna in maniera democratica tutte le pianure. Al suo seguito affluiscono correnti più asciutte nord occidentali che ripristinano condizioni soleggiate su tutti i settori e locali condizioni di foehn. Il giorno 5 marzo una debole saccatura pilotata da correnti sud occidentali favorisce nuove deboli precipitazioni con il ritorno della neve a quote medie. In seguito prevalgono condizioni nuovamente più asciutte, inizialmente favorite dall'afflusso di correnti più fresche settentrionali, ed in un secondo momento dall'espansione di un'area di alta pressione. Il giorno 10 si ripropongono valori diurni piuttosto miti per il periodo. Il giorno 11 una massa d'aria calda ed un debole effetto favonico favoriscono in area urbana temperature diffusamente oltre i 21 gradi con punte di oltre 23 gradi su vallate alpine ( 23.2 °C a Finiere Val Susa rete Arpa Piemonte). La seconda decade trascorre asciutta con prevalenza di condizioni soleggiate e mite, solo il giorno 14 il parziale inserimento di correnti più umide orientali limita in parte il soleggiamento. La terza decade del mese viene dominata da una figura di bassa pressione a carattere freddo sull'Europa orientale. L'esordio della primavera astronomica favorisce i primi contrasti stagionali con isolati rovesci( Parella nel Canavese 32 mm il giorno 22 marzo).
Fig.1:In foto le isoterme previste per il giorno 23 marzo alla quota di circa 1500 metri.
Tra il giorno 21 ed il 23 marzo ci ritroviamo velocemente a fronteggiare un'ondata di freddo piuttosto incisiva. L'aria fredda in arrivo dalla Russia (con isoterme fino a circa -11 °C su Trieste in libera atmosfera al livello isobarico di 850 hPa, attorno a 1400 m) determina un forte calo delle temperature accompagnato da un rinforzo della ventilazione orientale. Il giorno 25 con la cessazione del vento si registrano i valori di temperatura più bassi; da segnalare locali gelate in ambiente rurale Torinese( Carmagnola rete Torinometeo -2.2 C) e freddo tardivo su settori alpini (Moncenisio rete Torinometeo -7.8 C). Sul finire del mese torna ad affluire aria più umida meridionale con il ritorno di deboli precipitazioni e nevicate a quote medie. Il mese di marzo 2020 nel capoluogo termina pressochè in media con il periodo o poco al di sotto. Anche le precipitazioni risultano meno abbondanti del previsto con accumuli medi in area urbana di circa 28 mm a fronte dei 60 mm attesi. Se confrontato con il mese di marzo degli anni precedenti anche il risveglio vegetativo delle piante risulta in sostanziale anticipo, favorito da un febbraio straordinario. L'aspetto precipitativo mostra ancora un importante deficit che il mese di aprile tenterà di colmare.
APRILE
Fig.2:In foto le limpide acque del fiume Po durante il lockdown di aprile
I primi giorni del mese risentono ancora di una figura di bassa pressione sull'Europa orientale che convoglia aria fredda verso la nostra provincia. Le temperature minime la mattina del 2 aprile mostrano valori prettamente invernali con locali e tardive gelate su aree rurali( Cavagnolo rete Torinometeo Tmin -1.8 C; Cortandone(AT) 180 m Tmin -3.6 C). Anche in area urbana le temperature risultano eccezionalmente basse con valori compresi tra 1 e 2 gradi. I giorni a seguire vedono il rinforzo di una vasta figura anticiclonica che favorisce un graduale aumento termico verso valori prettamente primaverili. Il giorno 10 aprile il contributo di aria calda all'interno dell'anticiclone si rafforza determinando temperature sulle aree pianeggianti superiori ai 25°C. L'inizio della seconda decade del mese vede lo sprofondamento di una figura di bassa pressione sulla penisola iberica, la cui parte prefrontale intensifica temporaneamente correnti umide meridionali. I fenomeni risultano scarsi o del tutto assenti. Il giorno 14 un rientro di correnti umide orientali favorisce un aumento della nuvolosità ed un calo termico.
Fig.3:nell'immagine fornita dalla nostra webcam installata a S.Elisabetta. Si nota l'avvezione fresca da est che ha impegnato il Torinese nella serata del 14 aprile. Quella nube umida e grigiastra nella serata ha sostituito la massa d'aria estremamente secca che aveva caratterizzato il giorno, dopo i valori di umidità attorno al 10% registrati poche ore prima.
Sino al giorno 18 prevalgono condizioni stabili e miti. Nella serata del 19 aprile 2020 l'approfondimento di una saccatura sull'Europa occidentale convoglia verso la regione alpina aria umida meridionale. Il giorno 20 le prime piogge si estendono a tutta la provincia alleviando le riserve idriche dopo molti mesi piuttosto asciutti.Lungo le zone di pianura si registrano accumuli compresi tra 50 e 70 mm, mentre lungo le valli che vanno dal Canavese al Pinerolese si superano localmente i 100 mm. La quota neve, inizialmente sui 2600-2800 m, rimane sui 2100-2500 m sui settori settentrionali, mentre diminuisce fino a 1500-1700 m sui settori ovest e sud, con valori inferiori (1400-1600m) sul Cuneese( fonte Arpa Piemonte). Dal giorno 22 la pressione aumenta nuovamente e con essa le temperature diurne, che si portano intorno ai 25 gradi. Il giorno 26 aprile aria più fresca atlantica inizia ad interessare la regione alpina, inaugurando la stagione dei contrasti e dei primi temporali ( To Parella 21 mm il giorno 27).
Fig.4: gli accumuli registrati nella giornata del 28 aprile mostrano una recrudescenza dei fenomeni specie in area urbana.
Il giorno 28 il transito di un sistema frontale determina una recrudescenza dei fenomeni. In area urbana Torinese si registrano accumuli superiori ai 40 mm con valori localmente superiori su quartieri meridionali( Nichelino 56 mm). Sino a fine mese prevale un tipo di tempo atlantico con frequenti annuvolamenti e precipitazioni sparse. Il mese di aprile 2020 nel capoluogo termina sopra la media del periodo, con uno scarto prossimo ad 1.5 °C( Istituto Fisica Atmosfera 14.9 °C; To R. Parco 15.0 °C). Le precipitazioni risultano nelle media del periodo o poco al di sopra( R.Parco 129 mm; Istituto Fisica Atmosfera 115 mm). L'aspetto precipitativo mostra ancora un'importante deficit nonostante le piogge.
MAGGIO
Fig.5: gli accumuli registrati nel mese di maggio mostrano accumuli piuttosto generosi tra Alpi Cozie e Marittime, settori interessati da una lunga fase perturbata intorno a metà mese.
Il mese esordisce con un flusso di correnti nord occidentali dove l'aria umida e le precipitazioni interessano le zone alpine confinali, mentre su restanti settori si attivano deboli condizioni di foehn. Come spesso accade con questi tipi di flussi, i settori di confine delle Val Di Susa beneficiano maggiormente delle precipitazioni in sfondamento dalle Alpi francesi. A partire dal giorno 3 maggio va consolidandosi un campo di alta pressione di matrice africana. Il generoso soleggiamento favorisce temperature prossime ai 25 gradi su gran parte della pianura torinese. Tra il 10 e l’11 maggio 2020 un attivo fronte atlantico determina il ritorno delle precipitazioni estese, talora di forte intensità ed a carattere temporalesco. I fenomeni precipitativi determinano accumuli compresi tra 20 e 30 mm su zone di pianura, con valori crescenti all'interno delle vallate di Pinerolese e Canavese( Fiano rete Torinometeo 38 mm il giorno 11 maggio).
Fig.6: L'immagine webcam di Frassinere la sera del 15 maggio mostra gli intensi rovesci che interessano la pinaura Torinese.
L'Europa occidentale resta interessata da una profonda zona di bassa pressione che dal 13 al 17 maggio invia corpi nuvolosi e precipitazioni verso la nostra regione. Da segnalare il giorno 13 rovesci particolarmente intensi su alto Canavese( S.Elisabetta rete Torinometeo 50 mm). Il 16 maggio nel Cuneese 4 pluviometri della rete ARPA Piemonte stabiliscono il primato di precipitazione in 24 ore per il mese di maggio. A seguito delle precipitazioni intense verificatesi nella vallette dell'alto Po e Pellice ll fiume Po raggiunge il livello di guardia a Carignano. Tra il giorno 18 ed il 19 maggio il vortice depressionario responsabile delle piogge dell'ultimo periodo si sposta verso le regioni centro meridionali, sul suo bordo settentrionale affluiscono umide correnti nord orientali che favoriscono residue condizioni d'instabilità. A partire da giorno 19 maggio sull'Europa occidentale va rinforzando un campo di alta pressione, le correnti si dispongono dai quadranti settentrionali, preludio di una fase più stabile e mite. Sino al giorno 28 maggio prevale un campo di alta pressione che favorisce temperature massime comprese tra 25 e 27 gradi su aree pianeggianti. Verso fine mese una circolazione di aria fresca nord orientale determina un brusco calo delle temperature e locali rovesci. Il mese di maggio 2020 nel capoluogo termina sopra la media del periodo, con uno scarto prossimo ad 1.3 °C( Istituto Fisica Atmosfera 19.1 °C). Le precipitazioni risultano sotto le medie del periodo ( R.Parco 100 mm; Istituto Fisica Atmosfera 72 mm). L'aspetto precipitativo mostra ancora un'importante deficit pluviometrico.
La primavera meteorologica che va da marzo a maggio è risultata leggermente sopra la media 81-00. La temperatura media del trimestre è stata di 14,6 °C, 0.8 °C sopra la media 1981-2010. A tale anomalia ha contribuito soprattutto il mese di aprile. Le precipitazioni hanno presentato caratteristiche spesso localizzate, in perfetta tendenza con il nuovo step climatico, che vede sempre meno protagoniste le piogge primaverili estese. La stagione è risultata non particolarmente piovosa, con un mese di marzo che ha risentito ancora delle dinamiche siccitose dell'inverno passato.
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Staff Torinometeo
Articolo redatto con spunti tratti da Nimbus e Arpa Piemonte