Autunno 2018: molto caldo, con record a scala secolare per la terza decade di ottobre. Prima Parte
Riassunto stagionale e considerazioni
Dopo un'estate piuttosto calda anche questo trimestre autunnale ha presentato caratteristiche molto miti. Le anomalie termiche positive si sono ulteriormente intensificate durante l'autunno, risultato di circa 2 gradi più caldo del normale(81-00). Eccezionali tepori si sono prolungati fino ad ottobre e parte di novembre,determinando una temperatura media del trimestre autunnale di circa 15.8 gradi(To R.Parco), con uno scarto positivo rispetto alla media 81-00 di circa 2.3 gradi. Le precipitazioni sono risultate più abbondanti del normale con circa 325 mm Di seguito andremo ad analizzare l'andamento dei singoli mesi.
SETTEMBRE
Il mese di settembre si apre con una circolazione depressionaria responsabile di rovesci a tratti temporaleschi più intensi su pianure settentrionali,interessando marginalmente le zone del sud-est del Torinese dopo le recenti siccità estive. In seguito il flusso di correnti si dispone dai quadranti sud-occidentali con rovesci talora di forte intensità lungo le zone alpine del Canavese( 32 mm a Pont Canavese rete Torinometeo). La decade si conclude con un progressivo rialzo pressorio, preludio di un importante e progressivo ritorno di masse d'aria calda di matrice sub-tropicale. Nei giorni successivi il contributo d'aria calda subtropicale si fa insistente ed innalza la colonnina di mercurio a valori superiore ai 30-31 gradi su ampie zone di pianura. In quota lo zero termico si porta agevolmente sopra i 4500 metri, prolungando la fusione dei ghiacciai e della poca neve residua. Ritornano su gran parte delle zone minime tropicali; da notare il giorno 12 settembre i 20.5 gradi di minima della stazione Arpa Piemonte di Pino Torinese. Nella notte del 13 settembre localmente si registrano temperature minime prossime ai 21 gradi in pieno tessuto urbano(Parella Torinometeo 20.5 gradi).
Fig.1:un campo di alta pressione nord-africano con asse sul nord Italia riporta nuovamente temperaure superiori ai 30 gradi sul Torinese.
Nonostante la marcata anomalia termica di circa 5-6°C non si è trattato di valori da primato assoluto; i record di temperatura massima mensile sono stati registrati solo in due stazioni termometriche della rete ARPA Piemonte(fonte Arpa Piemonte). L'anomala ondata di calda interessa anche la Svizzera con numerosi record di caldo in quota: METEOSVIZZERA. Durante la notte tra il 13 e il 14 infiltrazioni di aria piu fresca nella ribollente pianura Torinese generano intensi rovesci e temporali, prevalentemente sulle pianure settentrionali, parte del Canavese e valle Orco(Sparone Arpa Piemonte: 99.4 mm/h, 148.4 mm/3h, 176.2 mm/6h e 230.4 mm/12h). I fenomeni interessano anche marginalmente il capoluogo(To R.Parco 24 mm). L'appendice estiva nei giorni succssivi continua, interrotta da locali infiltrazioni di correnti più fresche occidentali, che generano intensi fenomeni convettivi sulla pedemontana Torinese che va dalla Val Susa al Canavese. Uno di questi interessa le zone pedemontane del Canavase la sera del 15 e le prime ore del 16. Di seguito la cronaca di quell'evento a cura della pagina Facebook di Meteo Ciriè:
"davvero considerevoli i temporali autorigeneranti che dalla serata di ieri, e fino alle ore 04:30 della notte, hanno interessato il Torinese occidentale e il medio-basso Canavese pedemontano, complice una temporanea ondulazione del flusso portante dei venti in quota e un richiamo di ventilazione da Est/Sudest al suolo. La presenza di aria caldo-umida in pianura, con la notevole energia termica e potenziale disponibile per lo sviluppo di nuvolosità cumuliforme, ha favorito la formazione di imponenti nubi temporalesche che hanno scaricato - in poche ore - ingenti quantitativi pluviometrici a ridosso dei rilievi montuosi; le arre maggiormente interessate sono state infatti le zone pedemontane di Lanzo, in particolar modo i comuni tra la Stura di Lanzo e la Ceronda: Villanova Canavese, Cafasse, Monasterolo, Mathi, Fiano, Balangero, Lanzo Torinese, Vallo, Varisella, La Cassa, Druento e Val della Torre, dove gli accumuli hanno superato i 100-150 millimetri di pioggia da ieri sera: ben 134 millimetri dalla mezzanotte a Villanova Canavese, con addirittura 180 millimetri dalle 21 di ieri sera: in 6 ore, delle aree menzionate, è praticamente caduta TUTTA la pioggia che in media dovrebbe cadere in tutto il mese di settembre.
Fig.2:l'intenso temporale rigenerante la notte tra il 15 ed il 16 settembre. La caratteristica principale di questi fenomeni convettivi è quella di muoversi perpendicolarmente al rilievo seguendo una linea quasi sempre predefinita che va dallo sbocco vallivo della Val Susa al Canavese.
Notevole la differenza con le aree pianeggianti del Torinese occidentale e del Ciriacese, dove si va dai pochi millimetri della prima cintura di Torino ai 20-30 millimetri della zona di Caselle fino ai 75 millimetri totali di Nole Canavese.
* Fonte Meteo Ciriè
Da notare nella nostra rete i 63 mm di Buttigliera Alta e Giaveno 83 mm.
L'estate settembrina continua imperterrita anche in terza decade a cui si aggiunge un flusso da nord-ovest piuttosto mite.Il giorno 23 settembre evidente effetto favonico lungo le zone alpine, con temperature prossime ai 20 gradi a circa 2000 metri. Nei giorni successivi sull'Europa centrale rinforza una zona di alta pressione con un massimo sulle Alpi austriache, che porta valori di pressione fino a 1044 hpa. Sulla nostra provincia e nello specifico nel capoluogo, la nostra stazione di Torino R.Parco registra alle 11:26 un valore pressorio di circa 1040 hpa. Questo valore potrebbe rappresentare un record per il mese di settembre. Sul bordo meridionale di questa zona di alta pressione le correnti ruotano gradulamente nei bassi strati dai quadranti orientali, favorendo un calo termico delle temperature notturne, con valori ampiamente sotto i 10 gradi su zone rurali.(Cavagnolo 5.7 gradi il giorno 27 settembre). Nei giorni successivi le giornate trascorrono con temperature massime sempre abbondantemente sopra le medie stagionali; da segnalare estesi 27-28 gradi il giorno 28 settembre su pianura Torinese.
Fig.3:un campo di alta pressione con geopotenziali molto elevati ha contraddistinto il mese di settembre
A Torino la temperatura media del mese di settembre 2018 è risultata superiore alla norma del periodo 1981 - 2000, con un’anomalia termica positiva di circa 2.0 °C (To R.Parco 21.5 C). Le precipitazioni sono risultate piuttosto localizzate risultando in media pluviometrica o localmente al di sotto( R. Parco: 73 mm; To Giardini Reali 47 mm).
OTTOBRE
La zona di alta pressione che ha interessato l'Europa centrale si attenua gradualmente favorendo la discesa di una saccatura sul bacino del Mediterraneo. I fenomeni sulla provincia si presentano generalmente deboli e sono seguiti da un nuovo rinforzo anticiclonico. Il giorno 7 ottobre una nuova struttura depressionaria in graduale spostamento dalla Costa Azzurra, la Provenza ed il Golfo del Leone intensifica temporaneamente moderate correnti sud orientali su contrafforti montuosi occidentali. L'incertezza modellistiche resta piuttosta alto sino in prossimità del peggioramento, che si manifesta più debole del previsto. Un nuovo peggioramento più intenso si affaccia tra il 10-11ottobre.
Fig.4: le prime nevicate interessano le zone alpine mediamente oltre i 2500 metri. Immagine che raffigura il Rifugio Lago Verde situato nel comune di Prali, nella Valle Germanasca, a 2583 m s.l.m. Fonte immagine tratta da FB Rifugio Lago Verde
In questo episodio si attivano moderate correnti sud orientali che provocano forti precipitazioni con picchi più elevati su valli Po, Pellice e Germanasca. L'aria umida con queste sinottiche entra in Valpadana con direzione orientale favorendo una situazione di notevole sbarramento orografico e forti piogge sulle Alpi occidentali Piemontesi. Anche a Torino la precipitazione risulta abbondante con valori compresi tra 40 e 50 mm. Al Colle Barant di Bobbio Pellice cadono circa 300 mm da inizio peggioramento, valore davvero considerevole! La quota neve si mantiene sopra i 2500-2700 metri. Dal 12 ottobre il tempo migliora temporaneamente, ma già il giorno 13 una zona di bassa pressione centrata sulla penisola Iberica influenza mariginalmente la nostra regione richiamando umide correnti meridionali, con brevi e locali precipitazioni su zone pedemontane. Dal giorno 19 una poderosa zona di alta pressione rinforza sull'Europa occidentale ponendo la nostra regione esposta a tiepidi venti di foehn. La combinazione di avvitamento dell'aria(subsidenza) e compressione della stessa(foehn) nella giornata del 24 ottobre fa registrare il nuovo record di caldo per la terza decade nel capoluogo. La Società Meteorologica italiana fa sapere che il record per l'ultima decade del mese a Torino risale al 23 ottobre 1971 con 26.8 °C, mentre il record del mese è di 30,2 °C il 12 ottobre 2011, quest'ultimo rilevato alla Stazione Arpa di Torino Consolata) Estese punte di 27-28 gradi si registrano nella nostra rete di stazioni, con punte vicine ai 30 gradi nei fondovalli alpini. Straordinari tepori si registrano anche in Lombardia specie nelle zone al confine con la Svizzera.
Fig.5:splendido tramonto con nubi lenticolari la sera del 24 ottobre, immortalato dalla nostra webcam di Gandoglio.
Presso la stazione di Locarno – Monti, con una temperatura massima giornaliera di 30.5 °C, è stata registrata la giornata tropicale più tardiva della statistica, la prima in un mese di ottobre in Svizzera. Presso la stazione di Magadino la temperatura massima giornaliera è stata di 29.6 °C e si è quindi mantenuta leggermente inferiore alla soglia necessaria per una giornata tropicale (30.0 °C). Fonte Meteosvizzera
A partire dal giorno 26 gli inusuali tepori lasciano spazio ad umide correnti sud occidentali, preludio al transito di un 'intensa zona di bassa pressione che andrà approfondendosi sul Golfo Ligure. Tra il giorno 28 ed il 29 ottobre un minimo depressionario al suolo a ridosso della Sardegna muove in direzione del Mar Ligure approfondendosi. Nella giornata del 29 le spire strette di questa insidiosa ciclogenesi esplosiva ((per la quale viene considerata una soglia di 24 hPa di diminuzione della pressione in 24 ore, fonte SMI) richiama intensi e turbolenti venti sud-orientali accentuati per effetto di sbarramento orografico nel versante sud-alpino. Il suo ingresso nella pianura padana crea veloci ed intensi rovesci alternati a piogge moderate con ventilazione sostenuta orientale. Dalla nostra rete di stazioni si segnalano accumuli superiori ai 100 mm giornalieri su diverse zone pedemontane( Giaveno 112 mm; Condove 110 mm).
Fig.6: la tempesta Vaia con la pressione registrata durante il suo transito.Un esaustivo commento alla genesi di questa tempesta è stata fatta dagli amici di Meteo Cogoleto da cui proviene l'immagine.
Dal pomeriggio di sabato 27 ottobre fino alla mattinata martedì 30 ottobre il Piemonte è interessato dalla prima vera nevicata della stagione autunnale. La quota neve, inizialmente sui 1800 - 2000 m di quota sui settori settent rionali e 2200 - 2300 m su quelli occidentali e meridionali, si è abbassata progressivamente dal pomeriggio del 29 ottobre fino a raggiungere i 1100 - 1200 m sui settori settentrionali, dove le precipitazioni sono state più intense, e i 1300 - 1600 m altrove . Alle quote superiori a i 2500 m si sono registrati complessivamente 120 - 160 cm dai settori settentrionali fino alle Alpi Graie, 80 - 100 cm sulle Alpi Cozie Nord, 30 - 60 cm sulle Alpi Cozie Sud( fonte Arpa Piemonte). Il giorno 30 l'allontanamento della depressione verso l'Europa centrale favorisce un miglioramento del tempo su zone di pianura, mentre su zone alpine insistono moderate nevicate a quote medie per la stagione. Il bilancio pluviometrico mensile si chiude con un esubero precipitativo diffuso, mentre il profilo termico presenta un'anomalia positiva di 1.8-1.9 gradi rispetto alla media 81-00 (To Regio Parco e Consolata Arpa Piemonte).