Anno 2013: cronaca giugno-novembre, seconda parte
Estate tempestosa e calda, autunno tiepido con rari episodi perturbati
La circolazione fresca di maggio esaurisce i suoi effetti gradualmente, lo scenario sinottico Europeo non offre ancora garanzie di tempo stabile e caldo sulla nostra regione, l'ovest del continente rimane spesso sede di importanti ciclogenesi che tendono frequentemente a migrare verso levante interessandoci a fase alterne. Sabato 8 giugno e domenica 9 si attivano focolai temporaleschi prefrontali lungo la pedemontana torinese e cuneese, interessata il giorno 10 dal transito del fronte. Dal giorno 12 al 20 graduale affermazione di un campo di alta pressione con i primi 30 C diffusi su tutta la regione con punte di 31-33 C su Alessandrino,Astigiano e aree urbane. Una seconda decade del mese prettamente estiva e calda, lasciava spazio gradualmente dal giorno 20 alle prime infiltrazioni umide Atlantiche Il passaggio del fronte il giorno 23 è stato accompagnato oltre che da un moderato calo termico, da fenomeni di instabilità talora violenti come la rovinosa grandinata occorsa nel pomeriggio in alcune zone del Canavese ed Eporediese. Le temperature subiscono un marcato calo con la rotazione dei venti da nord tanto che al primo mattino si registrano minime ad una cifra nelle zone più riparate. La fine del mese si conclude con una circolazione depressionaria a nord delle Alpi che non influenza la nostra regione, garantendo ampi spazi soleggiati lungo tutte le pianure e temperature gradevoli con bassi valori di umidità. Luglio esordisce con temperature nella norma, con il passare dei giorni in concomitanza di un aumento pressorio, si assiste ad un graduale riscaldamento tanto che in area urbana durante le ore piu' fredde non si riesce più ad andare sotto i 20 C, mentre le massime si portano agevolmente sopra i 30 C La seconda decade del mese è caratterizzata da una circolazione di aria moderatamente più fresca alle alte quote, ingrediente determinante per lo sviluppo dei moti convettivi che tendono spesso a sfruttare il rilievo orografico per il suo sviluppo.
La pianura torinese è stata interessata in questo periodo da intensi fenomeni temporaleschi che hanno interessato in particolare la zona N/W del capoluogo quella più vicina ai contrafforti montuosi. Il giorno 13 un'eccezionale grandinata ha interessato il quartiere Borgo Po/ San Salvario con l'istituto di Fisica cha ha accumulato circa 53mm in poche ore; il giorno precedente era stata la volta dell'estrema periferia ovest del capoluogo con Rivoli interessato da un violento nubifragio che ha accumulato circa 50mm in un ora. In casi in cui non sia presente un vero fronte risulta estremamente difficile prevedere con esatezza la localizzazione dei fenomeni. La terza decade rispecchia il mese trascorso tra fenomeni violenti e brevi fiammate anticicloniche; da notare i 168mm di luglio nei quartieri ovest del Torinese a causa di frequenti temporali, uno di questi descritto in questo articolo. Mentre le pianure a nord del Po sperimentavano qua' e la' fenomeni temporaleschi, su alcune zone dell'alessandrino ed astigiano il mese chiudeva con 2-3mm all'attivo. Tra fine luglio ed inizio prima decade di agosto si sviluppa la terza grande ondata di caldo, la piu' intensa. Al suolo il 27 di luglio quando la subsidenza si faceva più intensa, il 70% delle stazioni della nostra rete superava i 33°C con punte di 37 C nell'Alessandrino, notevoli anche i 21 C della stazione del Piccolo S. Bernardo. La regione alpina specie i versanti Svizzeri delle Alpi centrali si sono trovati spesso in corrispondenza dell'asse di promontorio, presso il quale si verificano le più intense condizioni di subsidenza. Anche ad agosto non sono mancati fenomeni violenti, uno di questi il giorno 8 con il transito di un sistema frontale, con fenomeni più intensi nelle zone S/W del capoluogo. Il giorno 14 nuova vigorosa linea di temporali, legata a un fronte freddo da Nord-Ovest, con fenomeni più estesi anche nelle zone a sud del Po spesso ai margini dei fenomeni più importanti 24 agosto altro sitema frontale da N/W con annessa forte grandinata in zona ovest (Rivoli, Collegno, Grugliasco, Alpignano), chicchi come noci, tombini ostruiti da una spessa coltre di grandine, vetri in frantumi, vetture devastate, vedi filmato in basso. In conclusione in area urbana le precipitazione nel trimestre esitvo sono risultate comprese tra 240/300mm a secondo delle zone; come spesso accade durante la stagione estiva le zone maggiormente interessate dai fenomeni temporaleschi sono risultate essere quelle a nord del Capoluogo con To Servais con una cumulata totale di 297mm. La massima velocità del vento registrata nella nostra rete è stata a To Parella con 90km/h durante il temporale di fine luglio con alberi di medio fusto sdradicati ed impalcature divelte, oltre a numerosi allagamenti. Altro aspetto da considerare sono le siccità estive che hanno interessato in particolare la zona del Monferrato settentrionale con Cavagnolo che durante l'estate ha accumulato circa 73mm con accumulo massimo giornaliero di 19mm; anche la zona dietro la collina di Superga con Piova' Massaia ha avuto un estate particolarmente siccitosa con una cumulata totale di 92mm nell'intero trimestre, seguita dalle colline Astigiane di S Paolo Solbrito con 107mm. Oramai non fa più notizia la carenza precipitativa in alcune zone dell'Alessandrino specie Tortonese con cumulata nell'arco dei tre mesi di poco meno di 100m. Termicamente dei tre mesi estivi, luglio è stato quello che ha presentato l'andamento più caldo rispetto alle medie di riferimento (81-00), con un anomalia positiva di poco più di un 1°C equamente distribuito sull'intera totalità dell'area urbana
Autunno 2013: rari episodi perturbati in un contesto caldo.
Settembre: Il giorno 3 si registrano valori superiori ai 32 C su quasi tutta la pianura Piemontese con picchi di oltre 33 C su Alessandrino, le temperature notturne rimangono nella media stagionale. Le precipitazioni risultano scarse per due decadi con un unico peggioramento verso fine mese che interessa principalmente le zone a nord del Po. Il mese è caratterizzato da un anticiclone delle Azzorre troppo invadente che scaturisce alle nostre latitudini, in figure bariche ad "Omega"con la disposizione delle due saccature cicloniche rispettivamente ad ovest del Portogallo e l'altra su est Europa, con al centro una figura anticiclonica il cui disegno sulle mappe ricorda perfettamente una delle più conosciute lettere dell’alfabeto greco. La forte anomalia termica della prima decade rientra parzialmente verso fine mese e lo scarto mensile sul capoluogo rispetto al trentennio 71-00 e' di circa 0.5 C. Ottobre: a parte un breve anticipo tardo autunnale in prima decade, il mese prosegue sulla falsa riga di settembre con lunghe pause anticicloniche e condizioni soleggiate e miti a tutte le quote. Il giorno 7 ottobre la regione è interessata da una circolazione depressionaria che ha più riprese invia nuclei piovosi con direttrice est/ovest, in area urbana l'accumulo dell evento e' di circa 15-25mm. Il giorno 10 irruzione artica da nord con temporali violenti nelle zone a nord del Po; un nubifragio su Borgomanero accumula 90-100mm in un ora con intensa grandinata che imbianca la città. Il giorno 11 prime minime interessanti per la stagione a seguito dell'intenso scambio meridiano, prime nevicate stagionali sopra i 1800m, a quote più basse lungo i rilievi confinali specie tra Val d'Aosta e Alto Piemonte, con accumuli di 10 cm a quote superiori ai 1200m. La terza decade di ottobre risulta piuttosto asciutta e mite, con flusso di correnti da S/W e parziale ombra pluviometrica su tutta la pianura Torinese, mentre su alto Piemonte si susseguono precipitazioni intense ed abbondanti, Alpe di Mera(VC) 46mm il giorno 23. Il quadro termico resta mite, tanto che il giorno 26, siamo ancora a parlare di 22-24 C sulle pianure con il solito "cut off" sulla penisola iberica e conseguente risalita anticiclonica. Il capoluogo chiude a +0.8 C dalla 71-00. L'autunno meteorologico si concentra negli ultimi giorni di novembre con nevicate a quote basse ed intense precipitazioni su tutta la regione. La prima decade del mese è caratterizzata da flussi miti ed asciutti da S/W seguiti da rimonte anticicloniche con l'immancabile "sfuriata favonica" condita da temperature simil-estive. Ecco il giorno 6 come si presentavano le temperature agli sbocchi vallivi: Bussoleno: 25.4 C 86km/h; Donnas: 25.1 C; Buttigliera: 22 C 74 km/h. Ed eccoci giunti alla seconda parte del mese, caratterizzata da un intensa irruzione polare che crea una "sacca depressionaria" alimentata per l'intera terza decade da correnti fredde. Il giorno 21 forte nevicata sulla collina Torinese al di sopra dei 400m con disagi alla circolazione su tutte le strade collinari a causa di alberi di medio fusto sulla carreggiata; 30cm abbondanti si misurano sulla sommità della collina di Superga. Tutte le valli Piemontesi sopra i 400m risultano innevate con locali sconfinamenti su pianura Canavesana e Torinese. In area urbana Torinese si accumulano mediamente 70-90mm, nel periodo 18-22 novembre, colmando in parte il deficit pluviometrico dei mesi precedenti. L'autunno meteorologico si chiude nel capoluogo con un accumulo di circa 230mm, di cui circa la metà caduti in terza decade di novembre, confermando la tendenza ad avere pochi episodi perturbati capaci di colmare l'intera pluviometria stagionale. Il quadro termico chiude con 14.5 C di T media stagionale con scarto di circa 1°C dalla media 61-90. Il bilancio pluviometrico annuale chiude con circa 1000mm equamente distribuiti su tutte le installazioni urbane; la cumulata nevosa dell'anno solare è stata di circa 32 cm, sopramedia con la 71-00. La T media riferita a To R. Parco è stata di 13.9 C
Di seguito mostriamo un breve video esplicativo dell'evento grandinigeno dell'agosto 2013: