Verso fine mese possibile breve parentesi più fredda

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Elementi frammentari circa un possibile ritorno a condizioni più invernali

Dopo un autunno caratterizzato prevalentemente da flussi miti sud-occidentali, questo scorcio di inverno sta mostrando caratteristiche straordinarie per quanto concerne l' abbondante innevamento su tutto l' arco alpino occidentale a quote medio alte. Al contrario della scorsa stagione non sono mancati gli sbarramenti da sud, ma la mancanza di irruzioni fredde continentali alle basse quote, ha privato spesso le pianure del tipico “raffreddamento pellicolare” relegando le abbondanti nevicate a quote decisamente alte per la stagione. Le ritornanti di aria fredda nord-orientale che spesso caratterizzano i trimestri invernali al momento sono risultate del tutto assenti.  Il quadro configurativo in concomitanza della fine del mese sembra finalmente mutare, l' origine delle masse d'aria andrà gradualmente raffreddandosi anche se inizialmente sulle pianure piemontesi tale scambio termico potrebbe manifestarsi molto lentamente in quanto la posizione ingombrante dell'anticiclone delle Azzorre sull'ovest del continente, ci porrebbe spesso sottovento al flusso principale. Il target previsionale per un eventuale nevicata sulle pianure rimane incentrato in prossimità dei giorni della merla, quando un graduale strappo della corrente a getto distaccherà un ampia saccatura nel cuore del Mediterraneo che andrà ad alimentare l'ormai morente depressione nel sud peninsulare. Seguiranno aggiornamenti...

L'immagine mostra la differenza di innevamento in alta Val Susa a 1650m da fine dicembre ai giorni nostri.  Fonte FB  rifugio La Chardouse

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