Estate 2015 molto calda con luglio da record

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L’estate 2015 è stata caratterizzata da ripetute risalite di roventi promontori anticlonici verso il Mediterraneo e l’Europa centro-occidentale. Di conseguenza, masse d’aria molto calde di origine nordafricana hanno raggiunto spesso la regione alpina determinando una stagione eccezionale dal punto di vista termico, con valori spesso oltre i 20 °C a 1500 m in libera atmosfera e zero termico superiore ai 4000 m. La stazione meteo di Regio Parco a Torino ha misurato, ad esempio, una temperatura media stagionale di 25.3 °C (circa 2° C sopra la media 1981-2010), dato che colloca l’estate appena conclusosi al secondo posto tra le più calde mai registrate nel capoluogo piemontese, ossia inferiore solamente all’estate 2003. Notevole è stato anche il numero di giornate con massime superiori ai 30 °C, ben 57, quando per Torino se ne attendono circa 30 casi all’anno. Il grande caldo ha avuto effetti anche in alta montagna, dove si è assistito a una precoce fusione del manto nevoso invernale, anche sopra i 3000 m, con conseguenti forti ripercussioni sui ghiacciai, i quali registreranno probabilmente bilanci di massa molto negativi.

Fig.1: andamento della temperatura massima, media e minima presso la stazione di Regio Parco, Torino. Condizioni canicolari hanno interessato il capoluogo piemontese soprattutto durante luglio, ma ondate di caldo intense si sono avute anche durante la prima di decade di giugno e agosto. 

Il caldo è arrivato già precocemente ai primi di giugno con temperature che hanno superato eccezionalmente i 35 °C il giorno 6, valore di 10 °C superiore la media del periodo. Successivamente il primo mese estivo trascorre con valori più “normali” durante la seconda e la terza decade e il mese si chiude con 1.7 °C sopra la media. Ma è soprattutto il mese successivo a sperimentare caldo straordinario, sia per la persistenza, sia per i valori raggiunti: luglio infatti registra a Regio Parco ben 28.3 °C di media, risultando il mese in assoluto più caldo mai registrato a Torino, battendo anche di 1 °C il precedente record dell’agosto 2003. Un caldo, tra l’altro, accompagnato da elevati tassi di umidità, tanto che le giornate del 6 e 7 luglio risulteranno nell’insieme le più opprimenti almeno degli ultimi 62 anni nel Torinese (Cat Berro & Mercalli, 2015). Inoltre il giorno 6 la serie storica di Torino registra il nuovo record di temperatura minima più elevata (26.8 °C Via della Consolata), mentre saranno ben 30 su 31 i giorni in cui si misurano, sempre presso la stessa stazione, temperature superiori ai 30 °C. 

Nel mese di agosto, invece, dopo un inizio con temperature nuovamente elevate (il giorno 7 Via della Consolata registra la temperatura massima più elevata della stagione, pari a 37.6 °C), nella seconda metà interviene un intervallo più fresco e fortemente instabile. Il periodo 15-25 agosto registra infatti circa 3 °C sotto la norma e oltre 100 mm di precipitazioni in molte stazioni della pianura torinese con la neve che è tornata ad imbiancare le cime piemontesi sopra i 2800-3000 m. Particolarmente perturbato risulta proprio il giorno di Ferragosto, quando si accumulano oltre 50 mm su molte località della Provincia. Infine il mese e la stagione si concludono con una tardiva ondata di caldo in cui raggiungono picchi di 33-34 °C e agosto registra presso la stazione di Regio Parco una temperatura media di 24.4 °C, circa 1 °C superiore alla norma.

Fig.2: andamento delle precipitazioni presso la stazione di Regio Parco, Torino. Dopo un giugno con precipitazioni poco inferiori alla norma, tra luglio e la prima decade di agosto le piogge risultano particolarmente scarse. Tuttavia, nella seconda metà di agosto tornano rovesci e temporali spesso abbondanti che contribuiscono all'accumulo stagionale di superare addirittura la media.

Dal punto di vista delle precipitazioni l’estate ha invece avuto un andamento a due facce: i primi due mesi hanno sofferto una penuria di piogge che ha determinato un drastico calo delle portate dei fiumi, oltre ad un precoce ingiallimento dei prati in molte zone montane. In particolare luglio è stato caratterizzato da scarsissime precipitazioni con circa 30-40 mm nel capoluogo, ma addirittura accumuli mensili inferiori ai 10 mm nelle campagne torinesi sud-orientali. Agosto invece, specie nella seconda metà del mese, ha visto un ritorno di frequenti rovesci e temporali che hanno portato a registrare circa 180 mm a Torino, ma anche accumuli oltre i 200 mm nella pedemontana canavesana. Le abbondanti piogge agostane hanno contribuito così a registrare l’ennesima estate sopra media dal punto precipitativo (324 mm in totale a Regio Parco), visto che dal 2010 solamente la stagione del 2012 ha visto accumuli sotto norma. Tuttavia, gli accumuli sono stati nettamente inferiori rispetto a quelli rilevati nelle piovosissime estati del 2010, 2011 e 2014, caratterizzate da accumuli stagionali superiori anche ai 400 mm. Si è trattato quindi di una stagione estiva eccezionalmente calda, ennesimo segnale del cambiamento climatico in corso. Non a caso, le 8 stagioni estive più calde registrate a Torino si sono verificate dopo il 2003 e durante il Novecento solamente nelle estati del 1947 e del 1928 si era superata la soglia dei 24 °C, mentre nel secolo in corso questo è avvenuto già in 8 casi.

A proposito di episodi temporaleschi, uno dei più intensi avviene il 14 agosto, quando aria più fresca di origine nord-atlantica interrompe "l'assedio anticiclonico" e intensi nubifragi si sviluppano sul Basso Torinese con grandine e colpi di vento. Ecco un video esplicativo in località Villastellone, dove un'intensa grandinata colpisce la zona; nella vicina stazione di Carmagnola quel giorno si accumulano circa 47 mm, ma anche circa 76 mm a Bauducchi – Moncalieri, rete Arpa Piemonte. Foto di copertina: i prati della Valle Argentera (alta Val di Susa) il 23 luglio 2015, ingialliti a causa delle scarse precipitazioni. Inoltre anche i larici presentano un precoce ingiallimento, in questo caso però dovuto a una farfallina, la Tortrice del Larice, le cui larve si nutrono degli aghi della pianta.

Paolo Lorenzo Bertolotto - Staff Torinometeo

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