21-25 NOVEMBRE 2016: breve analisi evento alluvionale - Parte 1

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Tra il 21-25 novembre 2016 un'importante episodio di maltempo ha interessato la nostra regione con frequenti criticità ed effetti alluvionali su alcune zone. Come spesso accade in episodi perturbati intensi, i principali ingredienti sono da ricercarsi in una zona di alta pressione di blocco sull'Europa orientale e un intenso scambio meridiano sul Mediterraneo occidentale. In una prima fase i venti umidi meridionali determinavano copiose piogge sulle Alpi Liguri, Marittime e sull'alto Piemonte; il giorno 23 novembre con l'isolamento della saccatura dalla depressione principale(cut-off), il flusso di correnti sopra i 700 hpa si disponeva da S/E, mentre nei bassi strati tendeva ad orientarsi dai quadranti nord-orientali, tendendo ad insaccarsi maggiormente su vallate alpine occidentali e sud occidentali.  II 24 novembre l'episodio perturbato entrava nel vivo sulla nostra provincia ,tanto da spingere il giorno stesso, Arpa Piemonte a emettere i massimi codici di allerta, rispettivamente il livello "3" tra Alpi Graie e Cozie. Nella stessa giornata apporti pluviometrici cospicui talora superiori al 30% della precipitazione annua, interessavano molti  bacini Torinesi tra cui: Stura di Lanzo,Orco,Pellice e Dora Riparia

Fig.2: andamento piovoso nella stazione di Scalenghe. La stazione ubicata a circa 30 chilometri a sud-ovest da Torino ed a circa 15 km da Pinerolo si trovava nella fascia precipitativa più intensa

Tra i maggiori accumuli giornalieri da segnalare Viù-Niquidetto (Valli di Lanzo) con 361 mm, Agrogna(Val Pellice) 320 mm Varisella(Valli di Lanzo) 281 mm e Luserna S.Giovanni(Val Pellice) 278 mm. Da notare la stazione di Scalenghe nella nostra rete con una quantità di pioggia giornaliera di 229 mm. Nel bacino del Pellice molte le località di media montagna con oltre 200 mm di accumulo dalla mezzanotte, segnaliamo: SAN MARTINO CHISONE, BOBBIO PELLICE, MASSELLO e PRALY. La situazione si presentava critica anche nelle zone di pianura comprese tra Volvera e Scalenghe con allagamenti di abitazioni , cantine e garage a seguito dello straripamento del torrente Chisola.Anche la Val Susa era interessata da piogge battenti, con valori ovunque superiori a 100 mm.

Da notare anche il notevole accumulo giornaliero di oltre 127 mm della stazione di Sauze d'Oulx a 1500 m e Coazze con oltre 200 mm (Arpa Piemonte). Copiose nevicate interessavano le zone occidentali sopra i 1600-1800 m a seconda delle vallate, con accumuli superiori al metro di altezza oltre i 2000 m.Tra la sera del 24 e le prime ore del 25 continuavano le piogge battenti sull'intera pedemontana occidentale incrementando ulteriormente i corsi d'acqua,in attesa di una provvidenziale attenuazione dei fenomeni nella mattinata del 25 novembre. Nei bacini del capoluogo e zone periferiche si generavano piene piuttosto importanti, tra cui la Stura,Dora Riparia,Sangone,Chisola,Ceronda e Malone. Il Po raggiungeva il suo colmo di piena in un tempo molto più dilatato se paragonato ai suoi tributari,mantenendo valori superiori alla soglia di pericolo per l'intero giorno del 25. In figura 3 si nota il generoso innevamento la mattina del 25 novembre al Colle del Sestriere.

Segue parte 2

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