Primavera 2019: Termicamente in media, rientra parzialmente la siccità meteorologica

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Riassunto stagionale e considerazioni con maggiore attenzione sull'area urbana Torinese

MARZO

Il mese si apre con una campo di alta pressione sull'Europa occidentale che pone la nostra provincia sotto costanti venti asciutti settentrionali. Le temperature risentono di un leggero effetto favonico tanto che ad inizio mese su zone di pianura si raggiungono i 20 C° mentre i valori minimi sulla Val Susa si mantengono sopra i 10 C°. Un veloce fronte perturbato supportato in quota da correnti mediamente sud occidentali, dopo un lungo periodo privo di precipitazioni torna a bagnare la nostra provincia. Il giorno 7 marzo le precipitazioni maggiori le ritroviamo tra Canavese e Biellese mentre sulla pianura Torinese non si va oltre i 10 mm( Torino Parella rete Torinometeo). Nei giorni successivi si espande nuovamente una zona di alta pressione sull'Europa occidentale, le temperature risentono nuovamente di condizioni favoniche.  Una massa d'aria particolarmente mite nella giornata del 15 marzo  impatta la regione alpina presentandosi sulla nostra provincia con un rinforzo di venti di foehn. Lo zero termico aumenta fino a circa 3300-3400 m,  le temperature si portano di quasi 10°C sopra le medie del periodo. Temperature straordinariamente miti per il periodo si rilevano su fondovalli alpini e pianure adiacenti. Da segnalare massime comprese tra 23-25 C° in area urbana Torinese mentre su media Val Susa si raggiungono localmente i 25-27 C°. Tra i giorni 17 ed il 19 marzo una saccatura atlantica richiama temporaneamente aria umida sud occidentale, anche in questo contesto la velocità del fronte ed il baluardo alpino privano di precipitazioni la pianura Torinese. L'unico effetto degno di noto è un sostanziale ridimensionamento termico. Le riserve idriche destinate ad alimentare i corsi d’acqua nella stagione estiva risultano già sotto pressione a causa della scarsità precipitativa che si protrae dalla stagione invernale.  Gli esuberi termici presenti in seconda decade tornano nuovamente protagonisti. Ad inizio terza decade un campo di alta pressione con geopotenziali piuttosto elevati per la stagione interessa la nostra regione. Pur in assenza di effetti favonici le temperature il giorno 24 marzo ripropongono valori molto miti. Estese punte di 24-25 C° si registrano sulla pianura Torinese. I giorni seguenti masse d'aria meno calde nord orientali attenuano gli esuberi termici, il pattern atmosferico resta  però dominato da una zona di alta pressione.  Il mese di marzo 2019 nel capoluogo termina con un’anomalia termica positiva di  circa 2 gradi. Anche le precipitazioni risultatano meno abbondanti del previsto con accumuli medi in area urbana di circa 5-10 mm a fronte dei 60 mm attesi. Se confrontato con il mese di marzo degli anni precedenti anche il risveglio vegetativo delle piante risulta in sostanziale anticipo

Fig.1:In foto la diffusa anomalia termica dei primi 28 giorni del mese di marzo 

APRILE

La perdurante dinamica siccitosa che interessa la nostra provincia viene alleviata  il giorno 3 aprile da una perturbazione tipicamente primaverile, che rompe gli schemi della staticità atmosferica che si protrae da fine autunno. La parte più attiva del fronte interessa le zone dell'alto Piemonte; sul Torinese  il giorno 4 aprile si rilevano accumuli oltre i 30 mm specie su Ciriacese. Per tutta la prima decade una massa d'aria  piuttosto fredda per la stagione si isola sull'Europa occidentale determinando ad intermittenza rovesci ed isolati temporali sulla nostra regione, dando il via ai primi contrasti stagionali. Ritornano le nevicate a quote medio basse per la stagione, il quadro termico dopo i costanti esuberi rientra nelle medie stagionali. La prima parte della seconda decade è caratterizzata da un'estesa circolazione depressionaria alimentata da aria più fresca orientale, che determina piogge intermittenti e cieli perlopiù nuvolosi. A partire dal giorno 15 aprile l'isolamento di una depressione sul Portogallo determina un aumento pressorio sulla nostra regione, con conseguente stabilizzazione del tempo. Sul bordo meridionale di questa zona di alta pressione scorrono umide correnti orientali che determinano modesti annuvolamenti su regione alpina. Il weekend Pasquale trascorre in compagnia di un promontorio anticiclonico di matrice africana, mentre un'insidiosa zona di bassa pressione il lunedì dell'Angelo invia umide e più miti correnti meridionali,che anticipano il ritorno di piogge più organizzate ed a tratti estese.

Fig.2: una delle poche giornate accompagnate da piogge diffuse  il giorno 23 aprile. 

Il periodo tra il 22 ed il 26 aprile è caratterizzato da piogge più o meno intense più persistenti tra Canavese e Biellese (Trovinasse rete Torinometeo 76 mm il giorno 23 aprile)  Ritornano le nevicate a quote medie, complessivamente in tutto l’evento si sono registrati, oltre i 2400 m di quota: 60-80 cm (con punte di 100 cm) sui settori di confine di Alpi Lepontine e Pennine, 40-60 cm sulle zone di confine di Alpi Graie, 30-50 cm sulle zone di confine delle Alpi Cozie e sui settori meridionali (fonte Arpa Piemonte). Nei giorni a seguire prevalgono fresche ed asciutte correnti settentrionali. Generoso innevamento a media ed alta quota complice un mese di aprile ricco di precipitazioniIl mese di aprile 2019 nel capoluogo termina in linea con le medie di riferimento. Anche le precipitazioni in area urbana( To R. Parco rete Torinometeo) sono risultate in media o poco al di sopra del periodo, con circa 120 mm a fronte dei 100 mm attesi. accumuli inferiori si registrano procedendo dal capoluogo verso sud( Carmagnola rete Torinometeo 80 mm). Più generose le precipitazioni all'interno delle valli del Canavese con locali accumuli mensili oltre i 300-350 mm, più riparati alcuni settori interni della Val Susa

 

Fig.3:Immagine webcam dal Glaciomuseo del Serrù(2300 metri) nel Parco del Gran Paradiso. L'innevamento risulta ancora generoso com'è normale che sia in questa stagione. Fonte immagine: ceresolereale.panomax.com

MAGGIO

Il mese inizia con un nucleo d'aria più fresca proveniente dalla Francia che estende temporaneamente con la sua instabilità la nostra provincia. Al suo seguito affluisce aria fredda ostacolata dal baluardo alpino e condizioni prevalentemente asciutte.  Con l'attenuazione dei consueti venti di foehn le temperature subiscono un drastico calo specie nei valori minimi con isolate gelate su zone rurali( Villanova Canavese rete Torinometeo temperatura minima -0.2°C). Segue un breve periodo anticiclonico in attesa di una vivace perturbazione atlantica il giorno 8 responsabile di precipitazioni estese ( San Maurizio C.se  rete Torinometeo 21 mm). In seguito la pressione torna ad aumentare e le temperature dopo i freddi tardivi dei giorni scorsi tornano ad aumentare nei valori massimi. Dopo giorni di correnti asciutte settentrionali un'area depressionaria colma di aria fresca si posiziona sulla penisola Iberica, da lì richiama umide correnti meridionali responsabili del progressivo aumento della nuvolosità a partire dal giorno 17 maggio. La vasta circolazione depressionaria rimane protagonista tra il 17-19 maggio  rinnovando condizioni spiccatamente instabili e riallineando parzialmente il bilancio pluviometrico con le medie di riferimento. Il profilo termico duranti gli episodi perturbati resta sotto le medie del periodo.

Fig.4: una prima decade del mese d'altri tempi sulla maggior parte del continente, con anomalie termiche negative piuttosto diffuse.

La terza decade del mese esordisce con un campo anticiclonico protagonista, le temperature si riportano in maniera estesa a valori superiori ai 24-25 °C. Tra il pomeriggio e la sera del 24 maggio l'avvicinamento di una saccatura atlantica attiva condizioni d'instabilità sui settori occidentali del Torinese. Seguono giorni spiccatamente instabili a causa di aria fresca in quota che attiva temporali sparsi. A partire dalla giornata del 31 maggio la sinottica sul bacino del Mediterraneo vede rinforzarsi un campo di alta pressione il cui contributo d'aria calda nei giorni a seguire tenderà a lambire la nostra regione, innalzando lo zero termico attorno ai 4000 metri. La parentesi fresca di conseguenza si conclude definitivamente e con essa un mese di maggio che con una temperatura media di circa 16.0°C (To R.Parco) risultanto il secondo maggio più fresco del nuovo secolo dopo il 2013. La pluviometria mensile ha presentato caratteristiche più abbondanti su quartieri centro orientali del capoluogo, mentre su settori occidentali e meridionali permane un marcato deficit pluviometrico. 

Fig.5:annuvolamenti stratiformi in un contesto di aria asciutta coprono il cielo nel pomeriggio del 13 maggio

La primavera meteorologica che va da marzo a maggio è risultata leggermente sopra la media 81-00 (Arpa To Consolata), presentando aspetti discrepanti, influenzati da un mese di marzo particolarmente caldo ed un maggio di segno opposto. Le precipitazioni hanno presentato caratteristiche spesso localizzate, in perfetta tendenza con il nuovo step climatico, che vede sempre meno protagoniste le piogge primaverili estese. 

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Nella notte tra il 3 ed il 4 aprile abbondanti nevicate interessano la Val Formazza con neve che si spinge sino alla città di Domodossola. La struttura depressionaria ha interessato soprattutto il settore settentrionale e sudoccidentale del Piemonte
Airasca 5 maggio 2019: aria fredda in quota attiva locali grandinate su settori sud occidentali del capoluogo

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