Autunno 2021: termicamente di poco superiore alla medie. Precipitazioni concentrate in singoli episodi

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Riassunto stagionale e considerazioni con maggiore attenzione all'area urbana Torinese

Dopo un'estate piuttosto calda anche questo trimestre autunnale ha presentato caratteristiche miti. Inusuali valori di temperatura massima oltre i 30 gradi si sono prolungati sino a metà settembre, mentre ottobre e novembre hanno presentato valori termci nelle medie stagionali.  In particolare nella nostra stazione di riferimento di To R.Parco con una temperatura media di 14.2.°C l'autunno meteorologico ha presentato un’anomalia positiva di 0.3 °C rispetto alla media 1981-2010. Le precipitazioni concentrate in singoli episodi sono risultate nelle medie stagionali, con circa 246 mm di accumulo. Di seguito andremo ad analizzare l'andamento dei singoli mesi.

SETTEMBRE

Il mese esordisce con una debole area di alta pressione che estende la sua influenza alla nostra regione. A partire dal 5 settembre il  rinforzo di un campo anticiclonico di matrice subtropicale sull’Europa occidentale favorisce un aumento termico a tutte le quote, inizialmente mitigato da un debole afflusso di correnti più umide da Est al suolo. Scampoli estivi primeggiano sino a metà mese con valori termici che tornano a sfiorare i 30°C e con zero termico sulle Alpi oltre i 3.700 metri. Il giorno 13 settembre 2021 il contributo di aria calda all'interno dell'anticiclone favorisce valori termici inusuali tra cui segnaliamo i diffusi 31-32 °C tra basso Canavese e Chivassese (Cavagnolo rete Torinometeo 31.9°C).

Fig.1: la mancanza di precipitazioni nel trimestre primaverile ed estivo favorisce un suggestivo ingiallimento dei pascoli della Val Susa. 

La maggior parte delle zone di media e alta valle vivono un periodo eccezionalmente secco, non tanto per la mancanza cronica di precipitazioni estive, tipica di alcuni ambiente intralpini( Val Susa), ma per l'evidente assenza di precipitazioni primaverili. Dalla nostra rete di rilevamento segnaliamo nei prim 9 mesi dell'anno accumuli compresi tra 200 e 300 mm tra Bussoleno e Oulx, con campi e prati bruciati dal sole, boschi secchi che anticipano il foliage autunnale e torrenti alpini ridotti a una distesa di sassi. Sul Cuneese la siccità raggiunge connotati pressoché eccezionali, al punto che alcuni rifugi ad alta quota chiudono anticipatamente la stagione per carenza idrica. A partire dal giorno 17 l'ingresso di correnti più umide di origine atlantica smorzano le condizioni tardo estive. Tra i giorni 18 e 19 settembre si hanno i picchi precipitativi più elevati del mese, con accumuli di pioggia localmente prossimi ai 100 millimetri. L'aria più fresca in quota favorisce forti temporali e nubifragi specie tra le pianure di Torinese, Canavese e Biellese, colmando in parte il problema della siccità, che continua a persistere in maniera preoccupante sul Cuneese.

Fig.2: l'attiva perturbazione atlantica a cavallo della terza decade pone fine alla perdurante dinamica siccitosa su molte aree Torinesi. 

Il profilo termico subisce un moderato calo a seguito del fronte, portandosi entro le medie stagionali. All’alba del 20 settembre si rilevano valori di temperatura minima intorno ai 7-9°C nelle aree rurali, 12-13°C in tessuto urbano. L'estate settembrina abdica definitivamente a favore di un autunno meteorologico già abbondantemente iniziato. Sino al giorno 25 settembre la quiete atmosferica prosegue senza scossoni tra aria moderatamente umida dai quadranti orientali al suolo ed un rinforzo di un campo di alta pressione in quota, il cui contributo si aria calda interessa in particolare il centro-sud peninsulare. Un'ultima saccatura di origine atlantica transita il giorno 26 settembre interessando in particolare i settori alpini con accumuli medi intorno ai 10-20 millimetri (Vazon SMI 1650 m alta Val Susa 22 mm), apportando deboli nevicate sopra i 2.800-3.000 metri. 

Fig.3: la perturbazione transitata nella giornata del 26 settembre favorisce estese precipitazioni anche sulle assetate zone alpine dell'alta Val Susa. Immagine archivio webcam Vazon. 

A Torino la temperatura media del mese di settembre 2021 risulta superiore alla norma del periodo 1981 - 2000, con un’anomalia termica positiva di circa 1.9 °C (To R.Parco 21.2 C).  Precipitazioni in area urbana piuttosto localizzate e concentrate in un unico episodio, il giorno 19 settembre. Tra i principali accumuli mensili segnaliamo: To R. Parco 80 mm;  Fiano 75 mm; To Isituto di Fisica 56 mm.  Precipitazioni meno abbondanti si rilevano su aree alpine di confine (Moncenisio paese rete Torinometeo 55 mm; Usseglio 46 mm). 

OTTOBRE

Fig.4: la perturbazione transitata ad inizio mese non contribuisce a colmare il prolungato deficit pluviometrico, specie sul Cuneese  

Il mese esordisce con la nostra provincia ancora interessata da un promontorio anticiclonico presente sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo incalzato da una saccatura in approfondimento al largo delle isole britanniche che tra domenica 3 e martedì 5 ottobre 2021 favorisce l'ennesima dinamica alluvionale lungo lo spartiacque ligure piemontese. Sulla nostra provincia il flusso umido da sudovest si intensifica dal giorno 3 favorendo il transito di due distinti fronti perturbati: il primo di essi di tipo prefrontale reca le prime precipitazioni intense tra alto Canavese e Biellese. Il secondo è più intenso nella notte tra il 4 e il 5 ottobre supportato temporaneamente dalla formazione di un minimo barico sul Golfo del Leone veicola verso i contrafforti montuosi nordoccidentali correnti dai quadranti orientali.

Fig.5: la temporanea formazione di un minimo barico sul Golfo del Leone estende le precipitazioni anche sulle zone alpine occidentali 

In questo frangente le precipitazioni si concentrano su interno delle valli Torinesi, specie del Canavese. La quota neve su zone alpine subisce un calo portandosi tra i 2200-2400 metri su Val Susa e in generale entro le vallate alpine torinesi. Restano in forti deficit idrico le aree sudoccidentali della regione che presentano accumuli pluviometrici da inizio anno compresi tra 300 e 400 mm. Nella giornata del 5 ottobre le correnti in quota sul Piemonte si dispongono dai quadranti occidentali permettendo un miglioramento del tempo. Tra il 6 e il 7 ottobre il ripristino del tempo stabile e ben soleggiato favorisce un brusco calo delle temperature notturne, che si portano su valori compresi  tra 5-7°C in ambito rurale. In seguito una massa d'aria umida nord orientale si insinua nella Val Padana occidentale favorendo un aumento della nuvolosità. L'inizio seconda decade del mese di ottobre vede dominare un'area di alta pressione distesa tra la penisola iberica e le isole britanniche sul cui bordo meridionale  scorrono impulsi di aria moderatamente fredda che favorisco tempo perturbato lungo i versanti adriatici e centro sud peninsulare, mentre la nostra regione rimane prevalentemente sottovento alla barriera alpina.

Fig.6: il campo anticiclonico di matrice subtropicale che ha interessato la nostra regione dal giorno 18 ottobre

A partire dal 18 ottobre un campo anticiclonico di matrice subtropicale favorisce l'inserimento di masse d'aria mite a media e alta quota. In una prima fase si assiste al transito di qualche nube medio alta, in seguito l'unica nota di rilievo è l'aumento delle temperature in alta montagna con spessi strati inversionali lungo le pianure, dove il ristagno dell'aria nei bassi strati favorisce un aumento della concentrazione delle sostanze inquinanti. Durante il transito della parte più calda dell'anticiclone lo zero termico si porta nuovamente oltre i 4000 metri. Il giorno 22 si rilevano valori termici pomeridiani estremamente miti, tra cui segnaliamo i 21°C tra Chivassese e Canavese, 13-15 °C tra 1000 e 1500 metri. In seguito prevalgono deboli fronti nuvolosi più attivi lungo i settori alpini settentrionali in un contesto sempre particolarmente mite durante le ore centrali del giorno. Nei bassi strati insiste una debole corrente umida che determina della residua nuvolosità medio bassa lungo la pianura torinese. Sul finire del mese una profonda zona di bassa pressione si approfondisce sull'Europa occidentale e da qui invia a più riprese corpi nuvolosi più o meno intensi. Un primo peggioramento legato al transito del ramo caldo della perturbazione, favorisce delle deboli precipitazioni, creando i presupposti per il ritorno delle piogge nel mese di novembre. 

A Torino la temperatura media del mese di ottobre 2021 risulta intorno norma del periodo 1981 - 2000, frutto delle prime tenaci inversioni termiche. Le precipitazioni in area urbana risultano piuttosto scarse e spesso caratterizzate da debole intensità, frutto di prevalenti flussi sudoccidentali. Precipitazioni più abbondanti si rilevano su aree alpine occidentali, ma pur sempre sotto le medie del periodo. (Moncenisio paese rete Torinometeo 71 mm; Villar Focchiardo 70 mm; S.Elisabetta rete Torinometeo 100 mm). 

 

NOVEMBRE

Fig.7: la cumulata in 48 ore del peggioramento occorso tra il pomeriggio del 14 e la giornata del 15 Novembre

Il 1° Novembre 2021 un'attiva perturbazione atlantica determina precipitazioni estese e nevicate sull'arco alpino torinese a quote superiori ai 1600-1800 metri. Nel giorno successivo l'inserimento di correnti asciutte nord occidentali favorisce un miglioramento e un rinforzo della ventilazione che localmente attiva condizioni di foehn nelle vallate alpine occidentali. Il 3 Novembre 2021 un'area depressionaria si approfondisce nuovamente sulla penisola iberica convogliando aria umida da sudovest sul territorio torinese favorendo nuove precipitazioni e nevicate, in questo caso a quote leggermente inferiori e generalmente comprese tra 1300 e 1500 metri. Al suo seguito affluiscono correnti più asciutte e fresche che favoriscono le prime minime diffusamente intorno o sotto lo zero (Piovà Massaia -1.1; Cavagnolo -0.9°C il giorno 6 novembre). La prima decade prosegue ai margini di una profonda zona di bassa pressione tra la Sardegna e le isole Baleari che il giorno 10 novembre invia un impulso perturbato sospinto da correnti di Scirocco. Precipitazioni a tratti moderate tornano a interessare il territorio torinese specie le medie e basse valli. Tra l’11 e il 12 Novembre 2021 il Piemonte si è trova sempre al confine tra le zone d'influenza di un’area depressionaria presente sul Mediterraneo occidentale e un promontorio anticiclonico sull’Europa balcanica.

Fig.8: splendida immagine webcam dei pendii innevati sulle alture di Bardonecchia. La stagione sciistica sembra iniziare in maniera molto promettente. 

Tra i giorni 14 e 15 novembre  un nucleo d'aria fredda e instabile nord atlantico va nuovamente ad alimentare l'attuale depressione mediterranea. Nel suo moto verso l'arco alpino occidentale convoglia intensi flussi umidi orientali che favoriscono un nuovo peggioramento del tempo e il ritorno delle precipitazioni a tratti intense specie su settori maggiormente esposti. I picchi pluviometrici maggiori si rilevano nel Pinerolese ( Talucco Arpa Piemonte 157.6 mm in 24 ore). La quota neve si mantiene sui 1300-1400 m sui settori occidentali, con accumuli di 70-100 cm di neve fresca già verso i 2.000 metri, specie tra Val Pellice, Chisone e Germanasca. Anche il capoluogo è interessato da precipitazioni abbondanti con valori compresi tra 50 e 60 mm. La quota neve si mantiene sopra i 1400-1700 metri con accumuli abbondanti di 70-100 cm di neve fresca verso i 2.000 metri, specie tra Val Pellice, Chisone e Germanasca. La decade si conclude con la graduale espansione dell'anticiclone delle Azzorre verso l'Europa occidentale che favorisce un ripristino delle condizioni soleggiate e miti specie in montagna, mentre su pianure insiste aria variamente umida con nubi basse e nebbie. Tra i giorni 21 e 24 novembre la discesa di un sistema depressionario verso la Francia e la Penisola iberica favorisce lo scorrimento di umide correnti meridionali accompagnate da nuove precipitazioni. Il giorno 25 novembre una circolazione depressionaria localizzata sulle Isole Baleari alimentata da aria fredda in discesa dall'Europa centrale favorisce il primo episodio di neve a quote di bassa montagna della stagione. Il mese si conclude con la nostra provincia interessata da una circolazione di aria fredda sull'Europa nord orientale che veicola sulla regione alpina impulsi perturbati e precipitazione su alte valli confinali. La nostra provincia rimane prevalentemente sottovento alla barriera alpina con il transito di velature a tratti estese. 

A Torino la temperatura media del mese  di novembre 2020 risulta superiore alla norma del periodo 1981- 2000, con scostamenti positivi dalla norma nell’ordine di circa mezzo grado (To R.Parco 8.5 °C; Istituto di Fisica 8.6 °C). Le precipitazioni sono risultate superiori alla norma su quasi tutte le ubicazioni della provincia. In area urbana si è rilevato un accumulo di circa 120 mm.

Per finire la temperatura media annua nel Torinese risulta influenzata da andamenti stagionali sempre più caldi. Nella nostra stazione di riferimento la temperatura media annuale si è attestata a 14.2 gradi circa 0,3°C sopra la media 1981-2010 con febbraio( +2,1 °C 81-00) , giugno e settembre che maggiormente hanno contribuito all'anomalia annuale. La precipitazione media annuale risulta influenzata da isolati fenomeni temporaleschi che contribuiscono in loco ad accumuli talvolta prossimi alle medie mensili. Nella nostra stazione di To R. Parco si sono accumulati 990 mm,  valore di poco superiore alla media di riferimento. 

 

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